Salta l’approvazione, la maggioranza si astiene. La deputata regionale chiede che sia Palermo a prendere in mano la situazione sostituendosi al Comune, come la legge prevede. Il consigliere Bonaccorsi: “Non è stata inserita l’area incendiata di Cibali”
PALERMO (14 novembre 2019) – “Il Consiglio comunale di Catania, durante l’ultima seduta, non è riuscito ad approvare il cosiddetto ‘catasto degli incendi’, quindi adesso sia la Regione a sostituirsi con i propri poteri e a far approvare l’atto”.
Lo chiede la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Gianina Ciancio, che ha presentato una specifica mozione all’Ars. In tema di “poteri sostitutivi”, infatti, l’art. 24 della legge regionale n. 44/91 prevede che “qualora gli organi delle province e dei comuni omettano o ritardino […] di compiere atti obbligatori per legge, al compimento dell’atto provvede l’assessore regionale per gli enti locali a mezzo di un commissario”.
“Il catasto dei soprassuoli già percorsi dal fuoco nell’ultimo quinquennio – ricorda Ciancio – dev’essere adottato da ogni Comune e aggiornato ogni anno. A Catania non ci sono riusciti, pertanto sia la Regione Siciliana, con i poteri previsti dalla legge, a intervenire provvedendo dove il Consiglio comunale non è stato in grado di giungere all’approvazione finale di questo importante documento”.
“Ricordo infatti che, per legge – prosegue Ciancio – è vietata per dieci anni ogni edificazione su area boscata percorsa dal fuoco e per cinque anni sono vietate attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche. In mancanza del catasto incendi si aprono facili strade per speculazioni anche laddove la legge lo impedirebbe. Per tale motivo ho pure chiesto alla Regione di fornirci l’elenco dei Comuni siciliani che non hanno ancora provveduto all’adozione del catasto incendi”.
“Nel catasto 2017 dei soprassuoli – aggiunge il consigliere comunale M5S Graziano Bonaccorsi – manca l’area di Cibali che fu investita da un incendio. Abbiamo chiesto più volte di farla inserire. La maggioranza si è astenuta e il catasto non è passato. Adesso dovranno riprendere e ripresentare il catasto, nella speranza che questa volta correggano la ‘svista’ ”.