Il Movimento Astensionista Politico Italiano denuncia all’opinione pubblica il tentativo demagogico di rafforzamento del potere da parte della criminalità politica dei partiti, che col taglio dei parlamentari in realtà stanno mascherando una pericolosissima manomissione della Costituzione camuffandola nel risparmio di risorse pubbliche.
Se davvero queste attuali organizzazioni per delinquere finalizzate al controllo e all’accaparramento del potere avessero voluto far risparmiare soldi alle casse dello Stato, avrebbero colto il nostro invito di modificare il fatidico manuale Cencelli, tutt’ora in vigore nelle stesse modalità di spartizione del potere rispetto ai periodi d’oro delle affluenze elettorali al novanta per cento. Riadattandolo, di conseguenza, all’espressione elettorale attuale che vede i partiti investiti da deleghe sempre più risicate e non più plebiscitarie come in passato, grazie alla consapevolezza astensionista politica che l’elettorato in questi ultimi anni sta esprimendo in maniera sempre più massiccia.
Invece, facendo leva su un’onda demagogica inculcata ad hoc da questi attuali ladri di sovranità, stiamo assistendo all’ennesima militarizzazione della politica, con rappresentanti delle istituzioni continuamente minacciati, ricattati o rigidamente istruiti a ripetere “signorsì” ai pochissimi generali di questa neo costruita Caserma del Parlamento.
Il sistema Cencelli era studiato per far sì che le risultanze elettorali nette dei partiti potessero fedelmente riflettersi, così come nella costituzione del ventaglio parlamentare, nel sistema di gestione dei consigli di amministrazione delle decine di migliaia di enti pubblici e partecipati ai quali era affidata la gestione stessa della spesa pubblica, frutto delle tasse dell’intero popolo italiano.
Ma mentre nella prima Repubblica la legittimità di questo sistema era garantita dalla delega massiccia che il popolo italiano esprimeva coi propri voti, l’attualità elettorale dei giorni nostri non autorizza la voracità degli attuali partiti, che grazie ancora al vecchio sistema Cencelli si appropriano illegalmente, spartendoseli con le mafie e le grandi organizzazioni del malaffare ad essi collegate, di centinaia di miliardi di euro di fondi pubblici ogni anno.
Il movimento astensionista, collocato rigorosamente al di fuori di tutto ciò, non smetterà mai di ricercare quei collegamenti dialogativi che possano finalmente illuminare, nei partiti, la luce vera dell’onestà sui sentieri sempre più bui di questa nostra violentata e depredata democrazia.
Roma, 8 ottobre 2019
il Movimento Astensionista Politico Italiano