La giustizia di sinistra che aiuta la sinistra e nasconde le vicende
“Ho provato stupore e turbamento. Non contesto la legge sul reddito di cittadinanza di contrasto alla povertà, ben venga, ma che venga usata in questo modo…significa che c’è qualcosa che non va”. Così Olga D’Antona, vedova di Massimo D’Antona, giuslavorista e consigliere del ministero del Lavoro ucciso in un agguato terroristico il 20 maggio 1999, commenta all’Adnkronos la notizia che l’ex terrorista Federica Saraceni, condannata a 21 anni e sei mesi per l’omicidio di D’Antona, riceve il reddito di cittadinanza.
”E’ una vergogna”, la rabbia delle vittime
“Mi auguro che governo e parlamento trovino modo di fare delle modifiche”, sottolinea la vedova del giuslavorista secondo la quale ci sono persone “molto più bisognose” del reddito di cittadinanza di chi è ai “domiciliari e non ha finito di scontare la sua pena”. “Non tutto ciò che è legale è giusto”, conclude.
Fonte: ADN