Non è una priorità. Il Pd vuole vederci chiaro. Rinviato il punto ad Ottobre ma potrebbe non essere approvato così com’è. RENZI IN SILENZIO: LA QUESTIONE NON LO VEDE D’ACCORDO?
Nicola Zingaretti chiarisce: “Sgombro il campo dagli equivoci, noi abbiamo chiesto che con la condivisione del taglio dei parlamentari si apra una discussione sulle garanzie costituzionali”
Il Pd incassa lo slittamento ad ottobre del via libera definitivo della riforma costituzionale che taglia il numero dei parlamentari. Già ieri sera il leader pentastellato Luigi Di Maio aveva indicato nel mese di ottobre la dead line per l’ok finale alla riforme. E oggi, complice anche la necessità di completare la squadra di governo con la nomina dei sottosegretari, così da rendere pienamente operative le commissioni e consentire una normale ripresa dei lavori parlamentari, la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha stabilito il calendario dell’Aula della prossima settimana, ma tra i temi all’ordine del giorno non figura la riforma targata M5s.
La prossima riunione, per decidere il calendario trimestrale, si svolgerà verso fine mese: dunque, nessuna accelerazione sul taglio degli eletti. Uno slittamento di qualche settimana che consente al Pd e alla nuova maggioranza giallorossa di confrontarsi sul timing complessivo delle riforme.
Fonte .AGI