ad affermarlo l’Avv. Giuseppe Lipera di Catania.
Esprimo piena soddisfazione per l’ordinanza con cui il Tribunale “della Libertà” di Catania (Presidente Dott.ssa Laura Benanti e Giudice estensore la Dott.ssa Letizia Buscarino) ha provveduto sulla richiesta di riesame da me proposta nell’interesse del sessantacinquenne SAMPOGNARO Michele, dipendente del Comune di Catania, con cui ha deciso di annullare tout court l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. in sede il 22/7/2019.
Vi è da dire che “una raddrizzata” a tale provvedimento, col conforto peraltro del parere favorevole del Pubblico Ministero, era già stata data da altro Giudice, e segnatamente dal G.I.P. Dott.ssa Anna Maria Cristaldi, la quale già con ordinanza del 30/7/2019 aveva disposto la liberazione del detenuto, pur imponendo l’obbligo di firma alla Polizia di Stato, e del resto anche all’udienza celebrata il 6 agosto scorso il P.M. Dott. Alfio Gabriele Fragalà aveva espresso tale parere favorevole, seppur limitandosi all’aspetto riguardante le esigenze cautelari.
Or mi sento di commentare così l’odierna decisione:
“Al di là del caso in specie, l’ordinanza del Tribunale “della Libertà” di Catania è da ritenersi di altissimo pregio giuridico in quanto, accogliendo peraltro una nostra eccezione, ha ristabilito il principio che il Giudice che emette ordinanza di custodia cautelare ha l’obbligo di offrire una autonoma valutazione del compendio indiziario, anche per quanto riguarda le esigenze cautelari, e non può limitarsi a recepire acriticamente le risultanze delle attività investigative per come riassunte nella richiesta di misura del Pubblico Ministero”.