Foti e De Luca: “Cosa c’entrano geologi e architetti con gli apparecchi elettromedicali o con la vigilanza negli ospedali? Eppure sono loro gli esperti nominati nelle commissioni che affidano gli appalti”.
“Geologi, ma esperti di apparecchi sanitari. Architetti, ma esperti di vigilanza negli ospedali. Così accade in Sicilia: i componenti tecnici esterni delle commissioni di gara che affidano gli appalti pubblici vengono nominati anche se non hanno competenze professionali specifiche, legate al contenuto della gara. Ma non sono solo queste le distorsioni di un sistema che va messo in discussione”.
Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Angela Foti e Antonio De Luca.
“A valutare le offerte per una gara da 202 milioni di euro per la riparazione di attrezzature elettromedicali fu nominato un geologo. Avevamo portato la questione in commissione Salute lo scorso anno – ricordano i deputati – ma siamo rimasti inascoltati. A pensare ad annullare l’affidamento della mega-gara ci ha pensato la giustizia, con il risultato che ad oggi si va avanti a colpi di proroghe su affidamenti scaduti, in un clima di incertezza che di certo non produce efficienza. In queste settimane – apprendiamo dal settimanale ‘S’ – si sta celebrando una gara da 40 milioni di euro per la vigilanza armata nelle strutture sanitarie e a valutare ritroviamo un architetto paesaggista. Ci chiediamo che legame ci sia tra il comparto della sanità e le competenze tecniche di geologi e architetti. Non solo il buon senso, ma anche la legge regionale 1/2017, in linea con la normativa nazionale, impone di individuare tecnici esterni esperti nello specifico settore cui si riferisce l’oggetto dell’appalto. Abbiamo già effettuato un accesso agli atti per chiedere tutti i curricula degli esperti nominati nelle commissioni di gara”.
“Il sistema di affidamento degli appalti – proseguono Foti e De Luca – va ripensato, perché così produce approssimazione e distorsioni nei procedimenti, contenziosi giudiziari e quindi negatività per i cittadini e per il territorio. Le gare d’appalto gestite dalla Cuc quasi sempre hanno esito negativo e raramente la procedura si conclude con un’aggiudicazione definitiva. Altro che efficienza, efficacia ed economicità: le aggiudicazioni restano sospese e si va avanti con le proroghe dei contratti scaduti. In attesa di una revisione del sistema, perlomeno si evitino altre nomine imbarazzanti e poco attinenti come quelle che abbiamo citato”.