
Le intercettazioni tra il rettore e il direttore amministrativo all’origine del caso, che ha portato a 40 docenti di 14 università indagati
L’hanno denominata “Università bandita” ed è l’inchiesta della polizia di Stato di Catania, su delega della locale Procura Distrettuale della Repubblica, per far luce sui concorsi che hanno riguardato le carriere universitarie. Un’inchiesta che si estende in tutta Italia. Intanto, nove professori dell’università etnea con posizione apicale e il rettore Francesco Basile sono stati sospesi con un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici emesso dal gip. I reati ipotizzati dall’ufficio inquirente presieduto dal procuratore Carmelo Zuccaro sono quelli di associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta.
Tra i nove professori indagati ci sono l’ex rettore Giacomo Pignataro, Giuseppe Sessa (Medicina), Filippo Drago (Medicina), Carmelo Monaco (Agraria), Giancarlo Magnano di San Lio (Filosofia), Giuseppe Barone (Scienze Politiche), Michela Maria Bernadetta Cavallaro (Economia), Giovanni Gallo (Matematica) e Roberto Pennisi (Giurisprudenza). A tutti gli indagati – giunti stamattina in questura per la notifica del provvedimento – sono state fatte perquisizioni a casa, sequestrati i loro cellulari. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro e affidata ai sostituti Bisogni, Vinciguerra e Di Stefano.
Fonte : Repubblica