Secondo gli inqirenti l’ex presidente dell’Anm avrebbe lavorato per “condizionare” la nomina del nuovo procuratore capo di Roma
La Finanza passa al setaccio la casa e gli uffici del pm Luca Palamara, indagato per corruzione, e le abitazioni di persone a lui vicine. Avvisi di garanzia al consigliere del Csm Luigi Spina e al pm Stefano Rocco Fava: avrebbe passato a Palamara notizie sull’inchiesta. Indagati per corruzione anche Centofanti, Amara e Calafiore: “Regali e viaggi al pm per favorire nomine di amici”
La Guardia di Finanza di Roma ha perquisito l’abitazione del pm romano Luca Palamara, indagato per corruzione. La perquisizione è stata delegata dalla procura di Perugia. Secondo gli inquirenti l’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati avrebbe lavorato per “condizionare” la nomina del nuovo procuratore capo di Roma.
Il magistrato aveva immediatamente negato ogni accusa: «Apprendo dagli organi di stampa diessere indagato per un reato grave ed infamante per la mia persona eper i ruoli da me ricoperti. Sto facendo chiedere alla Procura diPerugia di essere immediatamente interrogato perché voglio mettermi adisposizione per chiarire, nella sede competente ad istruire iprocedimenti, ogni questione che direttamente o indirettamente possariguardare la mia persona».
E poi:«Mai, e sottolineo mai, baratterei il mio lavoro e la mia professioneper alcunché̀ e sono troppo rispettoso delle prerogative del Csm perpermettermi di interferire sulle sue scelte ed in particolare sullascelta del Procuratore di Roma e dei suoi aggiunti», ha aggiunto Palamara.Inatanto dal Csm fanno sapere che l prima commissione del Parlamentino delle toghe aprirà un fascicolo: «Il fascicolo sarà aperto perché in questi casi c’è unautomatismo – spiega il presidente della Commissione, Alessio Lanzi,laico di Fi – ma in presenza di un’indagine penale si sospende inattesa dell’esito».
Fonte : Il Dubbio