Di Maio: “Noi rompiscatole? Salviamo la faccia alle istituzioni”. Bonafede: “Chi sbaglia paga e paga sul serio”
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Di Maio: “Noi rompiscatole? Salviamo la faccia alle istituzioni”
“Ci aspettiamo il buon esempio da parte delle altre forze politiche. Noi siamo descritti come dei rompiscatole ma salviamo la faccia alle istituzioni”. Cosi’ Luigi Di Maio, in una conferenza stampa alla Camera, parlando del tema della corruzione. “Noi abbiamo il coraggio di difendere solo quelli che meritano e di allontanare chi sbaglia”, sottolinea il vicepremier M5s.
“La legge sul conflitto di interessi”; “la disciplina dei rapporti con le lobby”; “il carcere per gli evasori” e “la riduzione dei tempi della giustizia”. Queste quattro leggi “sono al centro delle priorità del Movimento 5 stelle”, dice il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio – e aggiunge – “Faccio un ultimo appello alla Lega. Faccia dimettere Siri. Sarebbe da dare qualche spiegazione su un mutuo di 500 mila euro. Il tema non e’ il mutuo in se, il tema sono le garanzie” fornite da Siri. “Noi abbiamo la maggioranza in Cdm. Queste condotte non sono tollerabili”.
Di Maio parla anche del governatore della Lombardia e dice: “Su Fontana aspettiamo la magistratura”
“Sul governatore della Lombardia Fontana è giusto aspettare la magistratura. Ci riserviamo di fare una valutazione politica per quello che conta. La vera valutazione politica deve farla la Lega”.
E su Siri Di Maio rincara la dose: “Se si deve votare in Cdm si vota. Ma dal M5s niente crisi”
“Non saremo noi ad aprire una crisi di governo. Non saremo noi a parlare di poltrone. Trovo assurdo che ci siano spaccature” nel governo sul caso Siri. Cosi’ Luigi Di Maio. “Spaccarsi su una battaglia che ci dovrebbe vedere uniti alla Lega e’ un messaggio sbagliato dato al Paese”, aggiunge. “Se si deve votare si vota”, sottolinea. “Si sa bene come finira’” – e aggiunge – “Non credo che la Lega faccia giochi di potere su Siri, semplicemente tiene una posizione non condivisa dalla maggioranza degli italiani. Basta vedere i sondaggi. In questi casi il vero comitato di conciliazione e’ domani il Cdm. Si votera’ serenamente” – e conclude su Siri – “Di fronte a un’emergenza non voglio accusare questa o quella forza politica, ma fare appello all’unita’. Da noi chi sbaglia e’ fuori in 30 secondi”, osserva.
Fonte: Affari Italiani