
La notizia data da “Repubblica”
Trapani, la difesa di Lo Sciuto: “Non esiste nessuna associazione segreta”
Interrogatori di garanzia per gli arrestati nel corso del blitz Artemisia coordinato dalla procura di Trapani
“Non esiste nessuna associazione segreta o almeno io non ne sono a conoscenza”. E’ così che ha risposto al gip di Trapani, Giovanni Lo Sciuto, ex medico ed ex deputato all’Ars, arrestato giovedì scorso dai carabinieri, su richiesta della Procura di Trapani, assieme ad altre 26 persone. A quasi una settimana dal blitz Artemisia sono in corso gli interrogatori di garanzia e gli avvocati di alcuni degli indagati hanno chiesto la revoca delle misure cautelari.
Oltre al politico, che da giovedì si trova al carcere San Giuliano di Trapani, il gip ha ascoltato tutti i presunti appartenenti all’associazione segreta che – secondo l’accusa – attraverso il sistema delle false pensioni avrebbe messo su “un vasto sistema corruttivo negli enti locali”. Il pool di magistrati composto dall’aggiunto Maurizio Agnello e dai sostituti Sara Morri, Andrea Tarondo e Francesca Urbani ha documentato un patto scellerato che aveva il suo cuore a Castelvetrano, la città di Messina Denaro, e in grado di condizionare le scelte del Comune, di dirottare finanziamenti regionali e pilotare nomine.
“Lo Sciuto ha sottolineato il suo ruolo politico e non massonico, tanto che ha precisato di non essere iscritto a nessuna loggia massonica ne tantomeno di aver fatto parte di altre associazioni segrete o di aver perorato false pratiche per l’invalidità”, ha riferito il suo legale. Tra gli argomenti affrontati dal gip, che non sembra essere rimasto soddisfatto dalle risposte dell’ex deputato, ci sono anche le “soffiate” su indagini a suo carico, compresa quella che Lo Sciuto (all’epoca in quota Ncd, Nuovo Centrodestra) avrebbe appreso dall’ex deputato regionale Francesco Cascio, a sua volta informato da Giovannantonio Macchiarola, ex capo segreteria dell’allora Ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Lo Sciuto ha ammesso di aver saputo dell’esistenza dell’indagine proprio dall’ex presdente dellars. Per questo Cascio è indagato per favoreggiamento e si trova ai domiciliari e davanti al gip ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere, “riservandosi la possibilità di rispondere dinanzi ai giudici del Riesame”, ha detto il suo avvocato. Macchiarola – adesso indagato per rivelazione del segreto d’ufficio – ha negato durante l’interrogatorio reso ai pm di “aver rivelato notizie di cui non è mai stato a conoscenza”.
Nel blitz sono stati arrestati anche tre poliziotti: Salvatore Passanante, ispettore in servizio a Castelvetrano, Salvatore Virgilio, alla Dia di Trapani e Salvatore Giacobbe, all’interno della questura di Palermo. Due di loro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, uno invece ha risposto alle domande del gip. Anche l’ex consigliere comunale Giuseppe Berlino è stato interrogato in carcere, al Pagliarelli di Palermo, e “ha detto di essere un ex massone perchè oltre due anni fa si era cancellato dalla loggia Hypsas”, ha riferito il suo legale. Infine c’è il capitolo sul comune di Castelvetrano. Tra gli obbiettivi principali dell’associazione segreta c’era quello di asservire l’ente alle proprie necessità, sia nella passata legislatura che alle prossime elezioni. Per questo sono finiti ai domiciliari l’ex sindaco Felice Errante e il candidato alle elezioni (poi annullate) del 2017 e del prossimo 28 aprile, Luciano Perricone, che in seguito al blitz ha deciso di ritirare la sua candidatura. Entrambi hanno risposto alle domande del gip e “Perricone ha ricostruito tutti i passaggi che lo hanno portato a candidarsi”.
Fonte : Repubblica articolo di Marco Bova