
- Il mancato ritorno alle urne per i castelvetranesi che ancora vogliono credere ad una giustizia che cerca la verità e i veri responsabili , passa in secondo piano. Se non si farà ampia chiarezza su quanto accaduto negli ultimi 20 anni e stanando i colpevoli dalle stanze del potere, conviene lasciare i commissari a gestire la cosa pubblica. Solo la verità di una attenta giustizia che guarda alle carte potrà togliere le nebbie dal palazzo comunale, portando valore a chi è stato onesto in tutti questi anni. I punti di criticità corruttiva inseriti nel piano dai commissari sono molti. Sarebbero , in diversi casi , se accertati, reati da galera. La gente di Castelvetrano vuole i nomi e non processi sommari.
- Non bastano più le relazioni. E, ormai, che tutto questo “sistema” sia legato all’ultima amministrazione civica, non ci crede neanche più il cane che spesso sosta davanti il portone del comune. Tutto fa pensare che, il commissariamento comunale doveva avvenire anni prima
La notizia più importante adesso, è di certo quella della relazione a margine del Piano Anticorruzione approvato dai commissari. Un atto che va ben oltre il semplice compitino amministrativo. Nella relazione c’è una vera e propria”presa d’atto” di cosa hanno trovato i commissari in questi due anni di gestione. Ci sono contenuti nel piano che fanno rabbrividire pure i duri di cuore e che delineano un comune del tutto lottizzato da poteri interni ed esterni. Mafia, massoneria, politica e imprenditori , trovano tutti spazio nella relazione in quantità industriali. Quello che non capisce ancora , rimane il modus e i collettori di questo ipotizzato sistema.Stavolta, le bacchettate sono dirette anche alla macchina organizzativa comunale. I commissari definiscono “alto” il rischio corruttivo all’interno degli uffici e “impongono” questo piano al personale con queste giustificazioni rilevate e riportate sul personale:
Vi suggeriamo di leggerle
1)Inadeguata diffusione della
cultura della legalità . Abuso delle disposizioni in
materia di determinazione del
valore stimato del contratto al
fine di eludere le disposizioni
sulle procedure da porre in
essere.
2)Inadeguatezza/Negligenza
delle competenze del
Personale addetto ai
processi
3)Pressioni dell’appaltatore sulla
direzione dei lavori affinché
possa essere rimodulato il
cronoprogramma in funzione
dell’andamento reale
dell’esecuzione
4) Mancanza trasparenza
Pubblicazione delle
varianti che
contengono
variazioni al
cronoprogramma
5) Mancanza trasparenza
6) Mancanza di
Controlli
Scarsa
responsabilizzazione
interna
7)Abuso del provvedimento
di revoca del bando al fine
di bloccare una gara il cui
risultato non era quello
atteso.
8) Condizionamenti nelle
decisioni assunte nel
preferire rimedi alternativi,
quali transazione o
accordo bonario o
accettazione di riserve, al
fine di favorire l’operatore esterno
9)Alterazione da parte del
RUP del subprocedimento
di valutazione anomalie
con rischio di
aggiudicazione ad offerta
viziata
10) Riconoscimento indebito di
sovvenzioni, indennità,
contributi, e altre benefici
economici a cittadini non in
possesso dei requisiti di legge
al fine di agevolare
determinati soggetti.
11) Mancata o inesatta riscossione
dei tributi (anche attraverso la
non applicazione di
sanzioni/interessi/rivalutazioni
per favorire determinati
soggetti
12) Mancata o inesatta riscossione
di canoni e/o affitti (anche
attraverso la non applicazione
sanzioni/interessi/rivalutazioni
per favorire determinati
soggetti
13 ) Indebito riconoscimento di
agevolazioni, esenzioni e
riduzioni
14) Omissione o ritardi dei
controlli volti a favorire
determinati soggetti nella
prosecuzione dell’attività,
ovvero non corretta
verbalizzazione dell’esito
dell’attività di controllo
15 ) Omessi controlli e verifiche
anche tramite controlli
incrociati e a campione sui
requisiti posseduti specie ISE
e ISEE al fine di
avvantaggiare determinati
soggetti
Omessa denuncia alle autorità
competenti su eventuali false
dichiarazioni al fine di
agevolare determinati soggetti
16 )Non corretta commisurazione
degli oneri dovuti rispetto
all’intervento edilizio da
realizzare al fine di favorire
eventuali soggetti interessati
17) Abuso nell’adozione di
provvedimenti aventi ad
oggetto condizioni di accesso
a servizi pubblici al fine di
agevolare particolari soggetti
(es. rilascio di concessioni
edilizie o in sanatoria in
assenza di requisiti o calcolo
errato degli oneri o oblazione
al fine di agevolare
determinati soggetti
18)Abuso nel rilascio di
autorizzazioni in ambiti in cui
il pubblico ufficiale ha
funzioni esclusive o
preminenti di controllo al fine
di agevolare determinati
soggetti (es. omessi controlli
finalizzati all’accertamento del
possesso di requisiti, del
fenomeno dell’abusivismo
edilizio, o nei procedimenti di
DIA e SCIA mancata
conclusione attività istruttoria
entro termini di legge
20) Assegnazione pratiche a
tecnici in rapporti contigui con
professionisti per orientare
decisioni edilizie.
Condizionamento esterno
favorito dall’esercizio di
attività professionali esterne
svolte da dipendenti degli
uffici in collaborazione con
professionisti del territorio nel
quale svolgono tale attività
21) Violazione dei principi di
trasparenza e libera
concorrenza negli affidamenti
22) Abuso nell’adozione di
ordinanze contingibili e
urgenti e nella valutazione
delle situazioni di eccezionale
ed urgente necessità di tutela
della salute pubblica e
dell’ambiente
23 ) Omesso intervento di sanziona
mento al fine di favorire
determinati soggetti
24) Rilascio del certificato in
assenza di requisiti in cambio di
ottenere vantaggi economici
25)Accordo collusivo tra le imprese
che utilizzano il subappalto
come modalità per distribuire i
vantaggi dell’accordo a tutti i
partecipanti dello stesso
Autorizzazione al subappalto
senza il controllo dei requisiti
del subappaltatore in violazione
delle norme
26) Alterazione o omissione dei
controlli e delle verifiche al fine
di favorire un aggiudicatario
privo dei requisiti.
Fonte: comune di Castelvetrano
Il Circolaccio