Un renziano alla vicepresidenza del Consiglio superiore della magistratura. Quali garanzie di imparzialità possono arrivare da un Csm presieduto da un uomo che ha fatto politica attiva? Perchè i magistrati lo hanno votato?.
L’uso politico della magistratura ha lacerato l’Italia. Eppure, i Dem che perdono consenso ogni giorno di più, mantengono roccaforti del potere che conta. L’auspicio che il presidente Mattarella , persona specchiata e di indiscusso valore giuridico amico del PD e di Renzi che lo ha voluto alla presidenza della Repubblica, sia sempre presente e mantenga con la sua autorevolezza, sempre un giusto equilibrio per garantire tutti . La magistratura politicizzata non è segno di democrazia
Un vice presidente che è stato iscritto al PD può essere distante dalla sue simpatie politiche? Una scelta che ha provocato , suibito dopo l’elezione dell’autunno scorso, la reazione dei Cinque Stelle. Prima il vicepremier M5s Luigi Di Maio che in un post disse: «il sistema è contro di noi».
Poi, a ruota, quella del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, anche lui pentastellato, anche lui con un post su facebook: «I magistrati del Csm hanno deciso di affidare la vice presidenza del loro organo di autonomia ad un esponente di primo piano del Pd, unico politico eletto in questa legislatura tra i laici del Csm. Da deputato mi sono sempre battuto affinché il Parlamento individuasse membri laici non esposti politicamente. Prendo atto che all’interno del Csm, c’è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica!».
Chi è David Ermini?
avvocato cassazionista, 59 anni, sposato con due figli, di Figline Valdarno (FI) è stato deputato del Pd per due legislature, responsabile Giustizia dei Dem, é il nuovo vicepresidente del Csm, di cui era già membro laico. È stato eletto dal plenum di Palazzo dei marescialli, presieduto dal capo dello Stato. Ermini è uno dei volti televisivi del “renzismo”. Molto attivo sui social, sul suo profilo facebook è solito segnalare le sue posizioni. Tra le sue amicizie social anche quella del segretario uscente di Trapani, Marco Campagna
Fonte: Il Sole 24 Ore
Il Circolaccio