Zamparini si sfoga: “Che brutta Sicilia lasciamo ai nostri nipoti”
I messaggi dell’ex patron prima dei domiciliari: “A Palermo giocate a scacchi con la vita delle persone. Se Follieri avesse avuto i mezzi, avrei preferito lui agli inglesi”
Poche ore prima che i finanzieri gli notificassero, nella sua villa di Aiello del Friuli, l’ordinanza della Cassazione che gli infliggeva gli arresti domiciliari, Maurizio Zamparini ha avuto uno scambio di battute con Repubblica. Un colloquio in due momenti, probabilmente uno degli ultimi da uomo libero. “Un attimo, prego”. La voce che risponde a uno dei numeri di cellulare in possesso dell’ex patron rosanero è quella di sempre. Quasi che Maurizio Zamparini volesse esternare tutta la sua amarezza nell’averr scelto la Sicilia per i suoi investimenti. Un’altra brutta vicenda che brucia ancora di più questa terra e la sua speranza di riscatto
La notizia di ieri è quella che la Cassazione ha dato l’ok per gli arresti domiciliari per Maurizio Zamparini, ex patron del Palermo Calcio. L’imprenditore friulano, però, poco prima che le fiamme gialle gli consegnassero nella sua villa di Aiello del Friuli l’ordinanza della Suprema Corte che gli infliggeva la misura cautelare ha parlato ai microfoni de La Repubblica: “Un commento? Dico solo che voi palermitani dovreste vergognarvi“. Zamparini , con le sue società, ha realizzato le strutture del Centro Commerciale dello Zen a Palermo