CATANIA – Mafia e scommesse: secondo capitolo. La Squadra Mobile di Catania ha eseguito 36 arresti su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania. La Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare personale e reale emessa dal Gip dopo l’udienza di convalida dei fermi eseguiti la scorsa settimana e che confluirono nella maxi operazione coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Terrorismo. Nel dettaglio la Squadra Mobile, ha arrestato
Alcuni degli indagati sono indicati dalla magistratura come “appartenenti alla famiglia mafiosa dei Cappello-Bonaccorsi di Catania”. Clan che sarebbe quindi riuscito a infiltrarsi nel settore delle scommesse on line.
Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti, tra cui l’esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, la truffa aggravata ai danni dello Stato, il riciclaggio, l’intestazione fittizia di beni, nonché per il connesso reato-fine di truffa ai danni dello Stato in concorso con l’aggravante di cui all’art. 416 bis.1 c.p. per aver svolto una funzione strumentale ed agevolatrice nei confronti dell’associazione per delinquere di stampo mafioso denominata Cappello – Bonaccorsi, “consentendone – scrivono gli inquirenti – l’infiltrazione e la connessa espansione nel settore dei giochi e delle scommesse on line”.
Per sette dei fermati, catturati la scorsa settimana tra Siracusa, Ribera (AG), Messina, Gela (CL) e Vittoria (RG), i Giudici per le indagini preliminari territorialmente competenti hanno applicato, su richiesta della Procura, la misura della custodia cautelare in carcere. Sequestrate anche 20 agenzie tra Catania, Siracusa, Caltanissetta e Ragusa.
I NOMI DEGLI ARRESTATI: Giovanni Orazio Castiglia (in carcere); ai domiciliari Santo D’Agata; Andrea Di Bella; Francesco Nania; Antonino Russo e Salvatore Truglio; in carcere Salvatore Bosco e Salvatore Massimiliano Salvo; ai domiciliari gli altri indagati Santo Blanco, Francesco Bucceri; Domenico Caniglia; Orazio Castiglia; Angelo Cavalieri; Ivano Cavaleri; Christian Conte; William Crali; Federico Di Cio; Tiziano Di Mauro; Giuseppe Greco; Antonino Guasta; Massimo Iannelli; Luca Lima; Alessandro Rosario Lizzoli; Giovanni Minutola; Cristian Nania; Andrea Sterzi; Giorgio Tela. Finiscono in carcere, i siracusani Antonino Iacono e Giovanni Conte, a Ribera Gino D’Anna e Pietro Salvaggio, a Messina Davide Cioffi, a Gela Antonio Angelo Susino, a Vittoria Giovanni Di Pasquale.