Caso Montante, la polizia all’assessorato Attività produttive. Acquisita la lista dei consulenti per Expo 2015
I poliziotti della squadra mobile di Caltanissetta ieri imattina alla Regione per la seconda tranche dell’inchiesta sull’ex numero 1 di Sicindustria
Ancora un blitz a sorpresa della squadra mobile di Caltanissetta a Palermo: all’assessorato Attività produttive di via degli Emiri e nella sede di Unioncamere Sicilia, in via Amari. Ieri mattina, alla Regione, gli investigatori che indagano sull’ex numero uno di Sicindustria, Antonello Montante, hanno acquisito la convenzione con Unioncamere. Una convenzione d’oro per gestire la partecipazione delle aziende siciliane ad Expo 2015. Gli investigatori hanno preso carte anche su alcuni finanziamenti regionali per l’Expo, soldi che secondo la ricostruzione dell’accusa sarebbero andati a società legate all’imprenditore di Serradifalco che da maggio si trova in carcere con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.
Nei giorni scorsi, il procuratore aggiunto Gabriele Paci e i sostituti Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso avevano chiesto il rinvio a giudizio per Montante e per altre 23 persone, nell’ambito della prima parte dell’inchiesta, quella che ipotizza un’associazione a delinquere che sarebbe stata creata dall’ex responsabile legalità di Confindustria per spiare le indagini della magistratura. Nella seconda tranche gli inquirenti ipotizzano invece una spartizione di soldi pubblici. Sono indagati l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, gli ex assessori alle Attività produttive Linda Vancheri e Mariella Lo Bello (fedelissime di Montante). Proprio la convenzione su cui adesso si indaga fu firmata dall’assessore Vancheri e dall’allora presidente di Unioncamere Montante. Un’intesa molto particolare, perché la Vancheri era una funzionaria di Confindustria Sicilia, e Montante il presidente. Un grande conflitto d’interessi, che per l’accusa configura addirittura un’associazione a delinquere. E, ora, le indagini della procura diretta da Amedeo Bertone provano a stringere sulle maxiconsulenze per Expo, incarichi d’oro, in alcuni casi da cinquecento euro al giorno a testa.