Ermini (Pd) eletto vicepresidente Csm Il M5S insorge: le toghe fanno politica
Molto vicino a Renzi, è stato deputato per due legislature e responsabile Giustizia dei dem. «Ho chiesto la sospensione dal partito». Di Maio: «Dov’è l’indipendenza?»
Una prova che la magistratura è condizionata dalla sinistra
Si rafforzano le toghe rosse
Un renziano alla vicepresidenza del Consiglio superiore della magistratura. Una scelta che provoca l’immediata reazione dei Cinque Stelle. Prima il vicepremier M5s Luigi Di Maio sottolinea, in un post su faceboook, che «il sistema è contro di noi». Poi, a ruota, quella del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, anche lui pentastellato, anche lui con un post su facebook: «I magistrati del Csm hanno deciso di affidare la vice presidenza del loro organo di autonomia ad un esponente di primo piano del Pd, unico politico eletto in questa legislatura tra i laici del Csm. Da deputato mi sono sempre battuto affinché il Parlamento individuasse membri laici non esposti politicamente. Prendo atto che all’interno del Csm, c’è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica!».
David Ermini è il nuovo vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. Lo ha eletto il plenum dell’organismo con 13 voti alla terza votazione, quando per l’elezione era sufficiente la maggioranza semplice; 11 preferenze sono andate ad Alberto Maria Benedetti e 2 sono state le schede bianche. La nomina di Ermini, già deputato Pd, considerato fedelissimo di Matteo Renzi, non è stata apprezzata dalla maggioranza che ha subito evocato i fantasmi di una magistratura politicizzata. Non è però la prima volta che il vicepresidente — che per legge viene scelto tra i membri non togati del Csm —, è un ex parlamentare. Anzi, nella grande maggioranza dei casi è stato proprio un ex deputato o ex senatore a ricoprire l’incarico.
Quando veniamo qui – sono state le prime parole di Ermini al consiglio che lo ha eletto – ognuno di noi dismette la casacca che aveva un minuto prima e risponde solo alla legge e alla costituzione». Per questo, ha aggiunto «ho chiesto la sospensione dal partito politico, per avere la libertà dedicarmi a questo compito. «Il più sincero e vivo augurio di buon lavoro al vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, David Ermini, al quale abbiamo ritenuto di dover accordare la nostra preferenza». Ad esprimerlo sono stati i cinque togati di Unicost, Gianluigi Morlini, Luigi Spina, Michele Ciambellini, Cochita Grillo e Marco Mancinetti. Autonomia e indipendenza, invece, ovvero il gruppo dei togati guidato da Piercamillo Davigo, con una nota formula «i migliori auguri» al nuovo vicepresidente del Csm ma rileva al tempo stesso che «la strettissima maggioranza con la quale è stato eletto l’avvocato Ermini ha diviso in due il Csm a causa della diretta provenienza del nuovo vicepresidente dalla politica, unico tra tutti i laici eletti dal Parlamento». «Sono caduti nel vuoto – nota la corrente – gli autorevolissimi auspici formulati nelle più alte sedi per non privilegiare, ancora una volta, un componente proveniente direttamente dalla politica».
Fonte: Corriere , Il sole 24 ore