Sanità in Sicilia, M5s sulla nuova rete ospedaliera prima attacca: “Non riduce gli sprechi” e poi la fa passare
Dalla sanità privata cartelle da esigere per oltre mezzo miliardo di euro: nuovo report di Riscossione e anche Musumeci chiude gli occhi
L’ospedale di Castelvetrano “frantumato” dagli interessi di bottega di deputati del territorio
La sanità siciliana è in mano a faccendieri e spirugghia facenni. Tutto è lottizzato e tutto è controllato dalla politica e dalla mafia. La sanità siciliana gira oltre 6 milardi di Euro all’anno. Molte strutture private convenzionate con la Regione ,non pagano le tasse e ricevono contributi pubblici. Una vergogna tutta siciliana che anche Musumeci sta facendo finta di non vedere
I soldi non si chiedono ai privati e poi si chiudono gli ospedali
Una rete ospedaliera figlia del precedente governo, che non convince e non riduce gli sprechi che continueranno ad essere il punto debole della sanità siciliana”. Il Movimento 5 stelle aveva bocciato senza termini la bozza della rete ospedaliera approdata all’Ars “mutuata – dicevano i componenti 5 stelle della sesta commissione di palazzo dei Normanni – su quella del governo precedente, osteggiato solo a parole dall’attuale governatore e che oggi, in linea di continuità con il precedente esecutivo, ha finito semplicemente per portare a compimento il disegno dell’ex governo Renzi di archiviare definitivamente il diritto alla cura e alla salute dei siciliani”.
“ Francesco Cappello, Giorgio Pasqua, Antonio De Luca e Salvatore Siragusa avevano bollato così la riforma– il governo ha deciso di andare avanti a prescindere dalle richieste di modifica della struttura della rete, assolutamente insostenibile sotto il profilo economico. “Quale sia l’idea di questo governo sulla sanità – concludevano i deputati 5 stelle – non ci è chiaro e non è chiaro nemmeno al governo stesso. Si è passati dalla rete Gucciardi che accontentava tutti, alla rete Razza che invece si muove a macchia di leopardo. Insomma da Gucciardi a Razza il risultato non cambia e lo sconfitto è sempre lo stesso: il popolo siciliano”.
Fonte: blog Sicilia, Il Fatto
Il Circolaccio