
Zona Franca e frodi, indagine della Guardia di Finanza a Castelvetrano
L’area è quella delineata verso via Campobello, via Sapegno(zona mercato frutta) e zona fontanelle
La Tenenza di Castelvetrano, sviluppando un’analisi sulle partite IVA migrate all’interno della Zona Franca Urbana del Comune di Castelvetrano, ha accertato svariati casi di false attestazioni e omesse comunicazioni al Ministero dello Sviluppo Economico al fine di ottenere agevolazioni fiscali e contributive, risparmiando imposte dirette, contributi previdenziali e assistenziali e persino tributi locali.
Le Zone Franche Urbane sono “regioni” caratterizzate da forti disagi sociali e occupazionali individuate dal Ministero dello Sviluppo Economico, al cui interno vengono attivati programmi di defiscalizzazione e decontribuzione proprio per incentivarne la ripresa.
L’agevolazione consiste, in particolare, nella possibilità di “compensare” le imposte sui redditi, l’IRAP, i tributi locali nonché i tributi previdenziali e assistenziali, attraverso l’inserimento nel modello F24 di un apposito codice tributo (che per la Zona Franca Urbana di Castelvetrano è “Z121”).
Possono fruire del suddetto beneficio sia le piccole e micro imprese aventi sede operativa nella zona franca urbana (cd. “sedentarie”), sia le piccole e micro imprese che hanno sede operativa altrove ma che producono all’interno della zona franca almeno il 25% del volume d’affari o, in alternativa, che ivi impieghino almeno un lavoratore dipendente.
Per la Zona Franca di Castelvetrano, in particolare, sono stati stanziati oltre 8 milioni di euro.