Ogni volta che Cuffaro si muove pubblicamente genera polemiche a raffica
l’ex presidente che ha scontato 5 anni di carcere ancora una volta smentisce le penne rosse di volersi candidare
Pronto a scattare lo sciacallismo politico e e mediatico di quella parte della sinistra che ha anche governato con Cuffaro dimenticando di averlo sostenuto più volte (vedi governo Capodicasa e l’impegno di Cracolici e altri in diversi governi)
ToTò CUFFARO sui Social:
‘Smentisco categoricamente qualsiasi mio impegno futuro in politica. La richiesta di poter beneficiare della riabilitazione penale è un diritto che intendo esercitare e che nulla ha a che vedere con la politica attiva e di partito. L’unico impegno politico che intendo proseguire è quello sociale e umanitario in favore degli ultimi e che mi vede coinvolto con tante altre persone in progetti di assistenza medica’ e per la realizzazione di infrastrutture sanitarie’.
Cuffaro di certo di errori ne ha commessi. Non solo giudiziari. E’ opportuno ricordare che la sua politica ha consentito nelle stanze regionali a molti asini di diventare cavalli. E come dice il detto siciliano: “quannu lu sceccu diventa putru lu primo cavuciu è pi lu padruni”
A Cuffaro va rimproverato senza mezzi termini, il fatto che , sotto processo, doveva dire i nomi di tutti quelli che si sono nutriti della sua politica, scorazzando tra le clientele mafiose e la corruzione. Invece, ha preferito stare zitto e pagare tutto da solo. Non poteva gestire tutto. Ci sono dei responsabili.Gli altri colpevoli si sono goduti la vita e Lui in carcere. Molti suoi tira piedi, lo hanno subito abbandonato per buttarsi sotto le bandiere di Lombardo e Crocetta
Chi è Capodicasa
Iscritto al Partito Comunista Italiano sin dall’età di 13 anni[1], si laureò in lettere e filosofia e incominciò la sua carriera politica diventando segretario provinciale ad Agrigento prima della Federazione Giovanile Comunista Italiana e poi del PCI. Eletto quattro volte deputato regionale (dal 1986 al 2006), fu capogruppo del suo partito all’Assemblea Regionale Siciliana) fino al 1991.
Il ” teatrino” della politica, sul finire del 1998, sarà capace di mettere in scena inedite alleanze e nuovi assetti di potere in un clima assembleare contrassegnato da confusione e compromessi. Un folto drappello di deputati centristi, tra cui l’ onnipresente assessore all’Agricoltura Totò Cuffaro e il bizzoso Bartolo Pellegrino già PSI e poi diniano, abbandoneranno senza rimpianti l’alleanza con Forza Italia e gli ex missini di AN
Favoriranno la nascita di una nuova maggioranza e la formazione di un governo presieduto da un ex comunista, Angelo Capodicasa
La giunta risulterà composta da 8 assessori centristi ( fra cui i ben noti Castiglione, Cuffaro, Papania e Lo Giudice), i quali oltre ad avere la maggioranza in seno all’esecutivo guideranno importanti rami dell’amministrazione regionale.
Fonte: documenti
Il Circolaccio