LA MANIPOLAZIONE EMOTIVA E LE SUE VITTIME INCONSAPEVOLI
Il marketing dell’antimafia e la vera lotta contro il crimine tra manipolatori di professione e attivisti di valore in buonafede
Quello della manipolazione è un atto che associamo erroneamente a contesti che non ci riguardano o che ci toccano solo in modo indiretto, ad esempio alla pubblicità e al marketing, ai leader politici che riescono ad ottenere il consenso dei propri elettori in modo incondizionato e così via. Spesso compriamo un tipo di pasta o caffè perche influenzati dalla marca, altre dal prezzo in offerta. in ogni caso veniamo condizionati da qualcosa.
Purtroppo nel fenomeni sociali avviene anche questo. L’opinione pubblica può essere condizionata con opportune strategie che finiscono per far “bere” alla gente” l’acqua ” che si preferisce. Attenzione ai manipolatori, spesso non hanno obiettivi benefici . anzi possono distrarre l’attenzione facilmente dalle vere questioni, generandone di fasulle. Il potere con P maiuscola queste cose le sa. Spesso la lotta alla mafia ha conosciuto grandi manipolatori a discapito della gente in buonafede.
Gli ebrei, con Gesù Cristo furono un grande esempio di manipolazione. Usarono i romani per far credere al popolo che Gesu Cristo, figlio di Dio, era un impostore e un millantatore . Usando i romani e la manipolazione sul popolo beone lo fecero crocifiggere.
Nella società attuale il nostro comportamento è molto condizionato e non esclusivamente dalla televisione, da internet o dalla politica, anzi, i migliori manipolatori (o peggiori, a seconda del punto di vista) li abbiamo al nostro fianco, nella vita di tutti i giorni. Può trattarsi di un amico, di un figlio, di un genitore, di un compagno , di un collega. probabilmente senza volerlo , siamo noi stessi manipolatori.
Come si individua un manipolatore?
Obiettivo del manipolatore è, molto banalmente, quello di ottenere ciò che vuole. A volte il suo scopo può coincidere con interessi materiali, anche se – chi soffre di una tale patologia – mira quasi sempre a ben altra meta, ossia al possesso, all’influenza e al controllo totale di una persona o più persone.
I metodi che il manipolatore mette in campo sono diversi e possono sfociare in un’ampia varietà di comportamenti, tuttavia alla loro base si celano strategie ben definite attraverso le quali è possibile creare una relazione malata, entro la quale il soggetto preso di mira si trova in uno stato di sottomissione inconsapevole.
Uno dei principali sentimenti utilizzati è il senso di colpa. Per ottenere ciò si ricorre alla tecnica della vittimizzazione, attraverso la quale il manipolatore riesce a trasformarsi in vittima addossando il ruolo di carnefice alla controparte. In questo caso si verifica l’esaltazione delle conseguenze subite dalla “vittima” (manipolatore) a causa delle azioni altrui.
I manipolatori sono aggressori passivi. Cosa vuol dire? Che non aggrediscono quasi mai in modo diretto ma che, al contrario, assumono atteggiamenti subdoli per insinuare silezionamente nella vittima una determinata influenza. Il silenzio, il nervosismo, l’indifferenza sono alcuni dei sintomi della modalità passivo-aggressiva.
Le bugie sono un’altra specialità dei manipolatori, che pur di negare i i propri errori arrivano ad influenzare la vittima mettendone in dubbio le capacità, convincedole di non ricordare bene o paradossalmente di aver manipolato le circostanze per ottenere il proprio scopo.
Un’altra strategia è quella del falso sostegno. Il manipolatore agisce in modo da apparire come il primo dei sostenitori, il primo degli amici, una persona di cui ci si può fidare. La fiducia totale che si ha nei suoi confronti porta la vittima a calare le sue difese, ed è proprio questo il momento adatto per colpirla.
Più fai sentire in colpa una comunità più questa sarà preda della disinformazione e perderà la capacità di resilienza e tenderà a piegarsi su se stessa rinunciando ai propri diritti perdendo di vista il senso della verità che verrà spacciata da altri come tale , a propria convenienza. Se parlate con un koreano adesso, vi dirà che è giusto tirare i missili agli Usa e al Giappone
Fonte: la nona porta
Il Circolaccio
Salvo Serra