L’arresto dell’onorevole De Luca scatena una miriade di polemiche sul web.
De Luca si difende
“Di processi ne ho già fatti 14, ora faremo il quindicesimo…”. Così, durante l’arresto, il neo deputato dell’Udc in Sicilia Cateno De Luca, finito stamattina ai domiciliari per una evasione fiscale da 1,7 milioni di euro.La Guardia di Finanza ed i Carabinieri di Messina hanno sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari il neo deputato regionale Cateno De Luca ed il presidente della Fenapi – Federazione piccoli imprenditori, Carmelo Satta, in qualita’ di promotori di un’associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di una rilevante evasione fiscale di circa 1.750.000 euro. Il provvedimento cautelare e’ stato emesso dal gip del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura. Cateno De Luca e’ stato appena eletto nell’Udc con 5.418 voti, nel collegio di Messina, tornando a Sala d’Ercole, dopo qualche anno di pausa.
Gli investigatori hanno individuato un complesso reticolo societario facente capo alla Federazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori ed alla societa’ Caf Fenapi srl, riconducibile, direttamente o indirettamente, al neo deputato regionale De Luca ed a Satta, utilizzato, nel corso del tempo, per porre in essere un sofisticato sistema di fatturazioni fittizie finalizzate all’evasione delle imposte dirette e indirette. Lo schema evasivo emerso, fanno sapere gli investigatori, prevedeva l’imputazione di costi inesistenti, da parte della Federazione Nazionale a vantaggio del Caf Fenapi srl, individuato quale principale centro degli interessi economici del sodalizio criminale. La frode si sarebbe sviluppata basandosi sul trasferimento di materia imponibile dal Caf alla Federazione Nazionale, in virtu’ del regime fiscale di favore applicato a quest’ultima, che ha determinato un notevole risparmio di imposta. Al termine dell’attivita’ investigativa e’ stato individuato un indebito risparmio di imposta pari a circa 1.750.000 euro, sia ai fini Iva che delle Imposte sui redditi delle societa’. Oltre ai due indagati, sottoposti agli arresti domiciliari, sono state denunciate altre otto persone. Contestualmente e’ stata disposta l’esecuzione del sequestro preventivo per equivalente fino all’ammontare dell’indebito risparmio di imposta, sia nei confronti degli arrestati che nei confronti della societa’ Caf Fenapi srl, nei cui confronti e’ stata applicata la normativa in materia di responsabilita’ amministrativa degli enti.
Fonte: Siciliainformazioni