C’era una volta la Quercia
Solo due ex diessini eletti nel Pd
La componente di sinistra del partito travolta dal voto. Resistono gli ex democristiani come Baldo Gucciardi
C’era una volta la Quercia. La disfatta della sinistra in queste elezioni regionali segna anche il tramonto, e c’è mancato poco che si trattasse di estinzione, della componente ex diessina del Pd. Che viene quasi azzerata. Gli unici due superstiti saranno Antonello Cracolici, che ha strappato il secondo posto a Palermo, e Giuseppe Arancio, eletto a Caltanissetta. Per il resto, la corrente che faceva capo a Cracolici e che ancora oggi esprime il segretario regionale Fausto Raciti, è stata spazzata via dal voto. Esce dall’Ars Giovanni Panepinto, battuto nell’Agrigentino dal giovane saccense Michele Catanzaro, che proviene dalle file cuffariane. A Catania come da copione stravince Luca Sammartino, ex Udc, con buon secondo Anthony Barbagallo, trascorsi nell’Mpa e ora Areadem. A Palermo il più votato è Peppino Lupo, che viene dall’area della Margherita. A Ragusa non ce l’ha fatta Pippo Digiacomo, battuto da Nello Dipasquale, che ha trascorsi in Forza Italia. A Siracusa ha perso il veterano Bruno Marziano sconfitto dal renziano Giovani Cafeo, un cattolico democratico. A Trapani l’ha spuntata col brivido Baldo Gucciardi, ex Ppi e Margherita. A Enna vince Luisa Lantieri, che allo scorso giro era stata eletta con Grande Sud di Miccichè. L’eletto di Messina è il direttore dell’Università, Francesco De Domenico, e anche lui non proviene dalla militanza nei Ds.
In compenso potrebbe essere la lista di Fava a portare all’Ars gli ex diessini. Come appunto lo stesso Fava, che fu segretario della Quercia, e forse Pino Apprendi, in bilico.
Fonte : Live Sicilia