Morte David Rossi, a Le Iene, parla la segretaria mai ascoltata: non è un suicidio.
Nell’ordinanza il giudice ha scritto di averla sentita ma non è vero. Lei stessa lo ribadisce.
Perche la Procura di Siena, città molto conosciuta a Rosy Bindi che è nata e cresciuta in paesino vicino, ha avuto tanta fretta a chiudere il caso Rossi?
Pare che il manager Rossi aveva intenzione di parlare con i magistrati prima di morire. Cosa intendeva comunicare?
Perchè Rosy Bindi non interviene sullo scandalo del Monte dei Paschi, banca da sempre vicina al Pd e ai comunisti?
Perchè il Procuratore Vitello ha glissato le domande della Iena Monteleone?
Lorenza Pieraccini, segretaria dell’ex amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena, Fabrizio Viola, non è mai stata sentita dalla Procura che ha indagato sulla morte di David Rossi.
A confermarlo alle Iene di Italia 1 è stata proprio la diretta interessata che ha così smentito quanto scritto dal gip nell’ordinanza di chiusura delle indagini. Stando agli atti, infatti, la donna era stata sentita ma non aveva fornito dettagli utili all’indagine.
E’ vero? No. «Non sono stata chiamata dalla Procura», ha confermato la donna.
Pieraccini aveva visto Rossi alle 14 del giorno della morte, dunque quasi 6 ore prima della tragedia. E le sue informazioni utili non derivano però da quell’ultimo incontro ma dalle cose che la segretaria sapeva, dal momento che leggeva tutta la posta dell’ex dg Viola.
E’ proprio a lui che Rossi aveva scritto una email con il testo «Stasera mi suicidio, ma sul serio, aiutatemi!!!!»
Era una vera e propria richiesta di aiuto inserita tra altre 14 email che nel giro di poche ore si sono inviati Rossi e Viola che si trovava in quelle ore a Dubai. A quella frase, però, Viola non ha mai risposto.
Lui davanti ai magistrati, ascoltato dopo la morte di Rossi, ha detto di non averla letta ma proprio la sua segretaria lo ha smentito davanti alle telecamere de Le Iene.
«Viola l’ha vista, io vedevo le email», ha spiegato l’ex segretaria, «sono andata dal responsabile della segreteria, Valentino Fanti, l’ho stampata e gliel’ ho fatta vedere. Poi Viola è stato messo al corrente».
Dopo 4 giorni, ha rivelato sempre la ex segretaria, l’email dal pc di Viola è sparita.
In quella fitta corrispondenza, intervallata appunto dall’intento suicida, Rossi e Viola parlarono anche dell’inchiesta sulla banca e il responsabile della comunicazione disse a all’ex dg che era intenzionato ad andare a parlare con i magistrati.
Quando poi si è reso conto che Viola non era disponibile a «fare da tramite coi magistrati», ha spiegato l’inviato delle Iene Antonino Monteleone, Rossi ha fatto marcia indietro scrivendo 3 email, una dietro l’altra, rassicurando l’interlocutore con frasi tipo ‘aspetto ad andare in Procura’, ‘non ho niente da dire’, ‘in fin dei conti non so nulla di rilevante ma solo colore’.
Secondo la segretaria Pieraccini, Rossi avrebbe avuto la sensazione che stava correndo un pericolo e per questo avrebbe scritto quei tre messaggi in sequenza.
Fonte: Prima da Noi
Il Circolaccio