Il caso dei lavoratori socialmente utili finisce su Report. Una verifica delle posizioni lavorative  precarie che dovrebbe far vergognare chi  ci governa

Il PD che tanto parla di legalità, nasconde con il Ministro Poletti , questa vergogna di Stato

Lo Stato sfrutta i lavoratori e poi manda la guardia di Finanza nelle aziende per denunciare il lavoro nero
Solo in Italia possono succedere queste cose.

In sicilia, addirittura, gli LSU utilizzati anche nei CAF  sindacali e nelle chiese. I lavoratori” pagati “dalla Regione siciliana e utilizzati anche da privati

Lavoratori socialmente umiliati: impiegati “a nero” per lo Stato, senza diritti e contributi. L’inchiesta di Report sui “precari indispensabili” per la pubblica amministrazione

Nella puntata  di lunedì 23 ottobre 2017, alle 21.05 su Raitre si è parlato  dei tantissimi impiegati nella pubblica amministrazione che lavorano da oltre vent’anni senza diritti e contributi. Questi lavoratori, assunti con contratti che scadono  anche ogni quattro giorni e altri che prevedono la non iscrizione al sindacato, rientrano in quella triste categoria di impiegati «socialmente umiliati». Da qui il titolo del servizio realizzato da Bernardo Iovene, che accende i riflettori su una vicenda imbarazzante per lo Stato. Queste persone lavorano “a nero” proprio per quelle istituzioni che dicono di combattere questo fenomeno. Impiegati assunti perché dovevano essere di supporto sono diventati indispensabili con il blocco del turnover, quindi sono socialmente utili. Ma non hanno contributi, perché percepiscono un sussidio dal ministero del Lavoro e una piccola integrazione dagli enti, anche quella priva di contributi previdenziali.

REPORT, PRECARI INDISPENSABILI PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

L’INPS cosi attenta a mandare sul lastrico gli imprenditori non in regola , non sapeva del mancato versamento dei contributi degli LSU da parte di Stato, regioni e comuni

L’inchiesta di Report sui lavoratori «socialmente umiliati» impiegati a nero nei comuni da oltre vent’anni ha spinto l’Inps a indagare. L’istituto previdenziale non era a conoscenza di questo fenomeno, quindi ha deciso di mandare un’ispezione in tutti i comuni che usano lavoratori a nero. Ma i comuni non sono gli unici: il programma di Raitre ha scoperto che al Ministero della Giustizia hanno elaborato vari escamotage, così “tirocinanti” di cinquant’anni già da otto sopperiscono alla carenza di personale per 400 euro lordi, anche in questo caso senza contributi. I “borsisti” vengono sfruttati per decenni senza garanzie e senza lo status di lavoratore, eppure sono diventati indispensabili. Ci sono poi i “somministrati” che lavorano negli uffici appaltati dalle agenzie interinali: sono diecimila. Il decreto Madia non ha risolto la situazione, anzi ha lasciato nell’incertezza questi lavoratori: alcuni sono stati esclusi dalla stabilizzazione, mentre lo sfruttamento aumenta nel settore privato, dove le condizioni sono peggiori. Lo dimostrano i turni dei lavoratori in “somministrazione” per il 187 di Tim e i trasportatori di Mondo Convenienza.

Fonte: Report

Il Circolaccio

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