Elezioni regionali a rischio annullamento, il pasticcio delle candidature presentate su ‘moduli di fantasia’
Il pasticcio elezioni regionali è servito. L’allarme dei giorni scorsi sulla mancanza dei riferimenti alla legge Severino sui moduli per presentare le candidature, nonostante smentito dagli uffici regionali, ha causato un bel guaio.
I candidati alla Presidenza della Regione, infatti, senza ascoltare le indicazioni degli uffici regionali e i decreti di convocazione dei comizi pubblicati in gazzetta ed on line hanno deciso di presentare le candidature su moduli diversi da quelli autenticati dalla norma regionale.
Così guardando ai moduli di presentazione delle liste risultano tre diversi tipi di candidati. Ci sono quelli che hanno usato regolarmente i moduli regionali, quelli che li hanno integrati con dichiarazioni aggiuntive non previste dalla legge regionale che rispecchiano, però, quanto richiesto dalla Severino e c’è, infine, chi ha utilizzato moduli di altre consultazioni contenenti già le indicazioni della Severino.
Un bel pasticcio perchè si crea una difformità fra i moduli presentati e dunque fra le medesime candidature. I guai, dunque, non vengono direttamente dal problema moduli ma dal caos che si è creato dopo la diffusione di un allarme parzialmente infondato. A rendere questo pasticcio un rischio per l’intera consultazione elettorale adesso è un passaggio di una sentenza del Tar.
Il tribunale amministrativo, pronunciandosi sul ricordo di Lucia Pinsone contro l’esclusione delle liste di Vox populi, pur confermando la ricusazione assegna, però, ragione ai ricorrenti su un elemento in particolare quello che in giurisprudenza viene chiamato ‘favor partecipationis’: “Ritenuto che la giurisprudenza invocata dal ricorrente – si legge nel pronunciamento del Tar – presuppone comunque che le modalità di presentazione assicurino la consapevolezza da parte dei sottoscrittori non solo – come previsto dalla legislazione nazionale – della lista cui la sottoscrizione si riferisce, ma altresì – come richiesto dalla disposizione regionale sopra richiamata – delle specifiche ed ulteriori indicazioni dei candidati, mancanti nel caso di specie atteso che i moduli utilizzati non avevano le caratteristiche richieste dalla legge, né di accorgimenti tali da surrogare, come pure si è chiarito, la mancanza della indicazione del contrassegno di lista e dell’elenco dei candidati”.
Fonte : Blog Sicilia
Il Circolaccio