Traffico di cocaina dal Sud America in Sicilia. Spaccio a Mazara, Marsala e Salemi
ANSA) – PALERMO, 13 SET – La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Palermo stanno procedendo, in Sicilia, Calabria e Campania all’esecuzione di 19 misure cautelari nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, per reati in materia di stupefacenti aggravati dalla transnazionalita’. L’inchiesta è condotta dalla Dda di Palermo, che ha chiesto al Gip l’emissione dei provvedimenti, nell’ambito delle operazioni “Cinisari” e “Metemi”.
I dettagli dell’ operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa congiunta cnella Caserma “Vincenzo Mazzarella” della Guardia di Finanza di Palermo.(ANSA).
Sono così scattate 19 misure cautelari nei confronti di soggetti, indagati a vario titolo per reati in materia di stupefacenti aggravati dalla componente transnazionale. Le due operazioni“Cinisaro” e “Meltemi”, hanno portato all’arresto di Alessandro Bono, di anni 38; Edwin Arturo Molano Hurtado (36 anni, colombiano); Giuseppe Mannino (30) quale corriere sul territorio nazionale; Salvatore Faraci (49) che coadiuvava Bono nell’acquisizione della cocaina importata dall’estero.; Francesco Tarantino (32); Rocco Morabito (30); Carmelo Cutrì (29); Giovanni Sergio (29); Davide Guillermo Naranjo Vasquez (33 anni, colombiano); John Jarlin Rosero Murillo (40, colombiano); Gloria Sulay Cotazo Zamorano (43 anni, colombiano); Salvatore Spatola (69) che insieme a Bennj Purpura (23) creava reti di “pusher”; Giuseppe Filippone (42). Sono stati invece disposti gli arresti domiciliari per Fabio Chianchiano (52), Antonino Vaccarella (34), Davide Vincenzo Pizzo (43). La misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stata prevista per Pietro Balsamo (36) ed Ernesto Anastasi (30).
Dalle ricostruzioni investigative emergerebbe, al riguardo, che Bono avrebbe, tra gli altri, rifornito un noto pregiudicato, allo stato detenuto per omicidio, Fabio Chianchiano, che opera nel quartiere Zen di Palermo e contiguo al mandamento Tommaso Natale-San Lorenzo , il quale, sempre secondo le ricostruzioni degli investigatori, si rivolgeva per l’acquisto di partite di droga anche al campano Ernesto Anastasio tramite il proprio corriere, Mario La Vardera.
La droga arrivava tramite vari mezzi di trasporto: aerei, autobus, navi.
Nel corso delle indagini, condotte dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo e dalla Sezione Narcotici della Squadra Mobile del capoluogo siculo dal dicembre del 2014 al febbraio scorso, sono state intercettate una serie di partite di cocaina, anche in collaborazione le polizie di altri Paesi, tra cui quella ecuadoregna e spagnola, per un quantitativo complessivo di oltre 33 chili.
oltre che indosso a corrieri a bordo di traghetti e autobus di linea, spesso celata in svariati articoli quali libri, pedane, motori e macinini da caffè. Alcuni sequestri sono stati eseguiti presso gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Ciampino. La cocaina era spesso nascosta in svariati articoli come libri, pedane, motori e macinini da caffè.
Gli appartenenti all’organizzazione erano attrezzati con telefoni cellulari della Black Berry con cui utilizzavano delle chat con un linguaggio in codice.