Era depresso
Va a morire in Svizzera
Le statistiche indicano un forte aumento dei disagi psicologici.
In aumento anche l’uso dei psicofarmaci.
Un ingegnere apparentemente senza problemi decide di ricorrere alla pratica dell’eutanasia
Depresso, è andato in Svizzera per morire. Ora la procura di Como apre un’inchiesta per istigazione al suicidio di un ingegnere di 62 anni di Albavilla. Non aveva patologie incurabili, non era stato reso cieco e tetraplegico come Dj Fabo. Il professionista aveva manifestato l’intenzione di togliersi la vita perché soffriva di una forte depressione. I magistrati hanno disposta l’autopsia per capire quale sostanza ne abbia causato la morte.
Il caso apre un profondo dibattito. La società virtuale peggiora le relazioni. Tutti a giudicare e a criticare
In molti criticano il “diritto” di morire” . Si indignano , condannano e pochissimo fanno per capire come iniziare un percorso sociale contro il disagio
In Italia non è consentito farsi togliere la vita. In Svizzera si. Purtroppo sono in aumento i casi di suicidio volontario. Nella società post industriale dove tutto sembra possibile, vengono fuori tante debolezze umane. La depressione è molto più diffusa di quanto sembri. Tanti si rivolgono a medici e specialisti psicoterapeuti, ma tanti altri si rifugiano nell’alcol e anche nelle droghe. In aumento l’uso di alcolici tra i giovani che in Italia è possibile comprare anche nei supermercati. Molti minorenni acquistano bottiglie di superalcolici senza controllo. Tutto questo nell’indifferenza più totale delle istituzioni e anche della cosiddetta società civile.Tutti pronti a giudicare e pochi ad agire per aiutare chi sta male dentro.
Il Circolaccio
Francesco Guiccardini