L’economia dell’isola è al collasso e non si avviano lavori pubblici per 2 milardi di Euro
Di chi sono le colpe?
Accogliendo alcune delle sollecitazioni della Consulta siciliana delle costruzioni, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Luigi Bosco, in questi ultimi tre mesi ha finalizzato atti (fra i quali il tanto atteso Accordo di programma quadro ‘rafforzato’ con Anas), che sbloccano o definiscono opere finanziate da tempo; a nostro giudizio quelle che possono essere avviate entro la fine dell’anno superano l’importo complessivo di 2 miliardi di euro”.
E’ l’apprezzamento di Santo Cutrone, presidente dell’Ance Sicilia, che però aggiunge: “Adesso, per non vanificare il risultato ed evitare che tutto si areni sulla secca delle promesse come è avvenuto in passato, chiediamo un ulteriore sforzo di concretezza: trasformare i decreti in cantieri prima delle elezioni regionali del prossimo 5 novembre. Infatti, se c’è la volontà politica e burocratica, in meno di due mesi si possono bandire le gare d’appalto affinché molti lavori possano iniziare entro il prossimo mese di dicembre. A tal fine rilanciamo la richiesta di incontro per l’istituzione di una cabina di regia comune di monitoraggio fra Assessorato e Consulta siciliana delle costruzioni”.
Cutrone si riferisce, in particolare, ad alcuni degli interventi dell’Accordo di programma quadro “rafforzato” Strade (120 milioni di euro per il lotto B5 della Nord-Sud e 44 milioni di euro di progettazioni dei 482 milioni di euro totali); ad alcune opere dell’Apq Viabilità minore (15 milioni), ad alcuni interventi contenuti nel Patto per il Sud (215 milioni), alla velocizzazione della ferrovia Palermo-Agrigento (162 milioni), alla tratta Fs Ogliastrillo-Castelbuono (265 milioni); ad interventi per i porti (145 milioni), all’interporto di Termini Imerese (64 milioni); quanto alle strade, alla Ragusa-Catania (815 milioni), alla bretella di Comiso (115 milioni); inoltre, agli interventi di edilizia sociale, fra i quali le 37 iniziative di housing sociale presentate dalle imprese per attingere al fondo da 60 milioni.
Fonte: IL Sicilia