«La presidente del consiglio comunale dovrebbe rappresentare l’intero consesso e non solo una parte». Così Raffaele Aveta, capogruppo di “Alleanza per la città – M5S – Verdi” e leader dell’opposizione a Santa Maria Capua Vetere, commenta la nota stampa di Anna Sepolvere.
«Il nostro gruppo – spiega Aveta – si era semplicemente limitato al suo compito istituzionale, facendo notare in questa occasione come la mancata discussione di importanti interrogazioni, presentate anche più di due mesi fa, rischi di vanificarne il contenuto. Basti pensare, giusto per fare un esempio, a quella relativa all’apertura ormai imminente dell’ennesimo centro commerciale nei pressi dell’autostrada. Questa interrogazione potrà forse essere discussa in consiglio comunale soltanto a cose fatte».
Quanto alla convocazione annunciata per il 3 marzo, Aveta aggiunge: «A parte il fatto che, al momento, non mi risulta questa convocazione, è in ogni caso ingiustificato il motivo addotto dalla Sepolvere a proposito della seduta saltata il 10 febbraio scorso. Siamo stati tutti solidali con il sindaco per essere stato contagiato dal Covid, ma ciò non toglie che la seduta avrebbe potuto svolgersi ugualmente. Il sindaco poteva partecipare in videoconferenza o comunque delegare il suo vice o gli assessori competenti per materia, come previsto dal regolamento. Ma, a quanto pare, a Santa Maria Capua Vetere senza la presenza del sindaco non si muove una foglia e i componenti della giunta non possono da soli neppure dare risposte al question time in consiglio comunale».
«La presidente Sepolvere – conclude Aveta – si lancia poi in lezioncine di correttezza istituzionale che potrebbe francamente risparmiarsi. Sarebbe fin troppo facile per noi ribattere che è lei stessa a violare la correttezza che invoca, diramando una nota stampa ben lontana dall’imparzialità della quale dovrebbe vestirsi».