SINISTRA ITALIANA MILANO
CHIEDE UN OSSERVATORIO PERMANENTE SULLE TRASFORMAZIONI DELLA CITTÀ
SULLA RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZALE LORETO
NON BASTA QUALCHE MILIONE PER COMPRARSI LA MEMORIA
Sinistra Italiana Milano chiede un osservatorio permanente e aperto a cittadini e associazioni per monitorare le trasformazioni della città e tutelare la storia di Milano.
Questa settimana a Milano si è chiuso il Forum della Rigenerazione Urbana e si è parlato di Loreto Open Community, il progetto che ha vinto il bando per la riqualificazione di piazzale Loreto e che – si legge sulle pagine ufficiali – sarà un esempio di sviluppo edilizio in un’ottica di rigenerazione urbana, di nuove forme di mobilità e di distribuzione, ma non solo, siamo certi di poter portare, oltre ad altre funzioni, un commercio evoluto verso l’emozione e l’esperienza.
Nella riqualificazione di Piazzale Loreto non sembra però trovare spazio la necessaria tutela e valorizzazione di quel luogo di memoria collettiva, della nostra città e del nostro paese, che è il monumento ai quindici Martiri.
Nel progetto non c’è una parola su quell’angolo di piazza che ricorda i quindici martiri di P.le Loreto e che, secondo Sinistra Italiana Milano, dovrebbe essere il punto di partenza della riqualificazione della piazza.
Loreto Open Community afferma che il loro progetto restituirà valore alla comunità per circa 250 milioni. Chi sia la comunità che beneficerà di tutti questi soldi non è chiaro ma se anche fossero dieci volte tanto non basterebbero a comprare la storia e la memoria della città capitale della Resistenza e della Liberazione d’Italia.
«Sentiamo parlare da troppo tempo – commenta Sinistra Italiana Milano – di open community, hub attrattivo, architetture green, città resiliente e ecologica ma – al momento – ci sembrano tutte parole e slogan per raccontare la trasformazione di un pezzo della nostra storia in un ennesimo grande centro commerciale».
Ripensare piazzale Loreto è una delle questioni più complesse per l’urbanistica milanese e che mettere ordine in quel dedalo di vie, strade, immissioni, rotonde a metà e spazio vuoto al centro della piazza è un rompicapo apparentemente irrisolvibile.
Piazzale Loreto è un nodo strategico per la città, non solo sotto il profilo della viabilità, ma anche come luogo di collegamento con due arterie urbane, viale Monza e via Padova, che da sempre vivono di commercio di prossimità – e che di molto hanno bisogno ma non di essere svuotate da un centro commerciale decisamente non necessario.
«Il timore è che man mano che si avvicina la scadenza del 2026 si acceleri sulle opere più interessanti per gli investitori e si trascuri la vita dei cittadini e la memoria della città – a Piazzale Loreto come in tutti i luoghi di trasformazione urbana; da qui la richiesta di un osservatorio permanente e aperto».