
I POLITICI, I POLITICANTI E LA GIUSTIZIA DI POTERE
LE INCHIESTE NON FERMANO IL CONSENSO VERSO FARE POLITICA
Cuffaro, nonostante i cinque anni di carcere e i tanti attacchi è più vegeto che mai. E’ uno dei pochi politici che ha pagato il conto. Gente di sinistra ,come Crocetta, si gode il mare della Tunisia nonostante è imputato in quattro processi , con reati gravi, e la stampa alleata lo lascia tranquillo. In questo articolo cercheremo di capire perchè in Sicilia il “cuffarismo ” è ancora forte. Perechè politici vecchi e navigati continuano ad essere eletti nonostante le mille polemiche sul cambiamento. Intanto, il voto di Palermo è una sonora sconfitta per tutti coloro che usano la questione mafiosa per finalità politica
Perchè Cuffaro è ancora capace di aggregare consenso?
Sull’eterna questione del rapporto tra l’etica, la politica, la questione morale , in Sicilia insiste un fatto nuovo, anzi vecchissimo. Un modus che è ancora vincente tanto da essere forza attiva dell’elezione di un sindaco importante.
Il cuffarismo è un modo di fare politica che , nonostante gli attacchi di antimafia e populisti , è ancora pieno di energie. E quel modo “piacione” del “vasa vasa” che un sorriso per tutti e spesso anche una speranza per tutti. Intendiamoci: speranza legata alle classiche tecniche del possibile favore o della poltrona da conquistare. Cose lecite nel sistema prima Repubblica e usate anche dalle toghe: Vedi sistema Saguto. Non ci si scandalizzi di C uffaro. La sinistra di Crocetta al governo ha di fatto usato le stesse tecniche del cuffarismo. L’asse Montante- Crocetta, lo dicono le inchieste, divideva e spartiva posti di potere. Non si scandalizzino i moralisti . Cuffaro negli ultimi anni è stato pure rimpianto alla Regione. Purtroppo occorre ricordare a Cuffaro e achi apllica il suo metodo politico, che la Sicilia è davvero in ginocchio e non ha più bisogno di gente con la maglietta ma di gente capace e meritevole nei posti di comando. ” La politica, per i realisti,- diceva un osservatore politico- è il regno dei fatti, non dei paternoster; per i moralisti, deve essere il regno dei valori, non della nuda forza.” Difficile aggiungere altro sulla polemica infinita su Cuffaro. L’ex governatore che a Palermo ha superato il 5% dei consensi , presenterà la lista per le regionali. State tranquilli, metterà tutta gente giovane e nuova. Lui, conosce bene i siciliani. Avete visto Conte a Palermo: ” Ni runa u pani” viva Conte. Il cambiamento grillino se si è fermato solo al reddito di cittadinanza, è da considerarsi il peggiore flop della storia politica. C’è, però, una questione preliminare da sciogliere. L’antimafia, i giustizialisti e la sinistra estrema se continueranno ad attaccare il cuffarismo coasi come hanno fatto fin ora , finiranno per aiutare questo antico fenomeno politico. La concretezza in politica ha un senso. L’esempio anche. In fondo anche a sinistra ci sono politici per tutte le stagioni. Gente che è presente all’ARS da 25 anni : Lupo, Gucciardi, Cracolici, non sono nuovissimi. Senza dimenticare gente come Turano che fa politica da 30 anni, insieme a Miccichè e a Musumeci. E adesso ,anche i populisti, non vogliono lasciare il Palazzo. La disputa dei due mandati è solo all’inizio. Cancelleri si prepara al terzo impegno per le regionali.
“La poltrona piace a tutti da destra a sinistra”
“La- politica per sempre- non fa bene alla Democrazia”
È una questione che viene prima dei contenuti, cioè di ciò che vogliamo intendere per “buona” o “cattiva” politica. Possiamo tradurre la domanda così: quando un soggetto è veramente un “politico”?
Quando sa uscire di scena al momento giusto e non fa il politico per sempre , diventando un politicante . In realtà, per mantenere una posizione politica di alto livello per decenni occorrono molti soldi. Le campagne elettorali costano. Gestire gli elettori e i loro bisogni anche. Gli avversari di Cuffaro hanno attaccato il suo modus operandi solo per i processi di mafia ma alla fine hanno adottato il suo “sistema” politico. Nella sanità dopo Cuffaro cosa è cambiato? I primario vengono scelti dai politici , le ASP vengono gestite come centrali di potere politico. Poltrone e incarichi dirigenziali ? Tutto spartizione politica da destra a sinistra Quindi , semplice :quando un politico si lascia portare dagli eventi, come un bastoncino di legno trasportato dalla corrente e non opera per determinare cambiamento finisce per aiutare chi pensa di aver combattuto. Gli eventi, certo, condizionano la politica, ma non fino a dominarla. La politica non è il luogo in cui semplicemente “si galleggia”, si subisce la nuda forza dei fatti. Chi si fregia del titolo di “politico”, proponendosi come tale e cercando consenso mentre solo sa galleggiare, non è altro che un opportunista, forse un ipocrita, uno che, talora, sa parlare bene ma non merita d’essere creduto né, tantomeno, sostenuto. La ragione è semplice: il galleggiamento tra gli scogli riguarda solo la sua sopravvivenza, la sua carriera. Ecco perchè Cuffaro è ancora in pista. Finitela di parlare di mafia per attaccarlo. La mafia è un complesso sistema di potere che bussa alle porte di chi non porta guai. Cuffaro è troppo pericoloso. E’ ancora controllatissimo.
In sintesi: quelli che hanno combattuto Cuffaro politicamente, hanno finito per far peggio. Una fetta importante di elettorato lo ha capito e non va più a votare. La gente è stanca . La disaffezione al voto è il vero pericolo per la Democrazia e la colpa non è certamente di Tòto’. Tutto il resto è solo strumento utile al politicantismo. Riconosciamo i politicanti dal loro trasformismo, dalla facilità con cui cambiano posizione, cioè dal fatto che, in realtà, non ne hanno alcuna se non quella di servire se stessi dove e come conviene.