
SIGLATO A PRANZO IL ‘PATTO DEI PACCHERI’, ITALIA VIVA NEL PATTO FEDERATIVO DEL CENTRO CON UDC, CANTIERE POPOLARE E IDEA SICILIA. I CENTRISTI SICILIANI QUASI TUTTI DI ORGINE DEMOCRISTIANA SI UNISCONO PER NON SPROFONDARE ALLE PROSSIME ELEZIONI REGIONALI PER COLPA DELLA FRAMMENTAZIONE ELETTORALE DEGLI ANNI SCORSI
Piaccia o no, gli elettori di centro e nostalgici del metodo democristiano esistono ancora. Un progetto politico di tale portata e che mette insieme i renziani, e molti pezzi della galassia UDC di scuola cuffariana e non, potrebbe addirittura essere l’anticamera di un nuovo soggetto politico nazionale. Dalla Sicilia potrebbe nascere un incubatore politico centrista con l’ambizione subliminale di diventare l’ago della bilancia della politica italiana. Ci sono molti aspetti che fanno intendere il patto dei paccheri come il prologo che porta alla nascita di soggetto politico moderato che andrebbe a coprire i vuoti politici lasciati nell’elettorato più moderato, dalle politiche schizofreniche e piene di livore dei populisti e dei sovranisti . Un patto che potrebbe limitare il progetto politico moderato dell’ex premier Conte che guarda anche ai moderati
Totò Cuffaro:” La DC non è stata invitata al patto dei paccheri. Si ricrederanno sulla nostra rinascita”
Neanche il tempo di vedersi per un incontro riservato che la polemica è già servita. Con Totò Cuffaro, che lamenta di non essere stato invitato con la sua Democrazia cristiana. Gli altri centristi invece c’erano e in gran numero. Appuntamento a Mondello per fare un altro passo avanti in quel cantiere centrista che dovrebbe mettere insieme i moderati di questa legislatura – non Forza Italia, che non c’era e segue altre strade – in un’unica lista alle prossime Regionali.
“Al Patto dei paccheri la DC non è stata invitata. Forse perché i “paccheristi” non credono alla rinascita della DC, avranno modo di ricredersi. Comunque niente male, noi preferiamo gli spaghetti.” Commenta così il leader della nuova democrazia cristiana Totò Cuffaro in merito al patto federativo che si è concluso duranteun pranzoabbastanza ‘frugale’ e veloce a base di paccheri col pesce. L’accordo ‘segreto’ che ne è emerso è stato definito proprio il ‘patto dei paccheri’. A Palermo, in un ristorante di Mondello si sono incontrati: Giovanni Pistorio, Decio Terrana, Mimmo Turano, Daniela Baglieri, Giovanni Bulla ed Eleonora Lo Curto dell’Udc, Massimo Dell’Utri, Antonello Antinoro, Toto Cordaro e Saverio Romano di Cantiere Popolare, gli ex di Sicilia Futura che hanno ormai mollato l’ex Ministro Totò Cardinale protagonista della stagione ‘Crocettiana’ ma mai uscito dall’influenza di quell’area politica come Giuseppe Picciolo e Giacomo Scala ma anche Nicola D’Agostino ed Edy Tamajo ormai da tempo uomini di Italia Viva a tutti gli effetti e Roberto Lagalla unico rappresentante del movimento centrista Idea Sicilia. Quindici intorno ad un tavolo che contava quattro assessori del governo Musumeci ma anche due ex assessori, un ex ministro e un ex sindaco. La base di cui si è discusso è un ‘patto federativo’ che riporti tutto il centro così composto nel Centrodestra . Un patto che deve riguardare tutte le consultazioni elettorali del prossimo anno partendo dal Comune di Palermo ma per continuare con la Regione con un occhio rivolto alle politiche e nel frattempo, pesare all’interno della coalizione nelle scelte che dovranno essere fatte con Forza Italia, Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima e Lega con un MpA che sembra sempre più gravitare proprio intorno alla Lega.
Fonte: Live Sicilia, Blog Sicilia