Giudice taglia le gomme a una collega ma viene promosso dal Csm
Un’altra assurda vicenda delle toghe che lascia basiti. Un ulteriore esempio che dimostra un atteggiamento da “intoccabili”. Grave episodio
Giulio Cesare Cipolletta del Tribunale di Pisa è stato condannato per il danneggiamento. E ha pure reiterato le sue performance aggressive: durante una controversia stradale con una signora le ha sbattuto lo sportello sul ginocchio mandandola all’ospedale. Ma se l’è cavata riparando il danno con 3mila euro
Può un giudice, che armato di coltello ha tagliato le gomme dell’auto di una collega, fare carriera come se niente fosse? Soprattutto se, proprio lui, pur dopo una condanna penale e una anche disciplinare, insiste nelle performance aggressive e, durante una controversia stradale con una signora, sbatte lo sportello dell’auto e colpisce il ginocchio della donna alla guida, ma poi “ripara” il danno con 3mila euro estinguendo il reato?
Al Csm pare che questo sia proprio possibile. Perché uno squilibrio nella vita non compromette l’equilibrio nel lavoro. Assunto che, per certo, dovrebbe far riflettere. Tant’è che Giulio Cesare Cipolletta, giudice del tribunale di Pisa, è riuscito a superare la quinta valutazione di professionalità passando alla sesta. La settima è l’ultima. Ma se questa gli fosse stata negata al Csm per la seconda volta lui avrebbe addirittura perso la toga. Sarebbe finito fuori dalla magistratura. Invece resta dentro, nonostante la sua storia. Che ha diviso in due il Consiglio. Per giunta proprio nello stesso momento – come ha notato il vice presidente David Ermini – in cui la Guardasigilli Marta Cartabia, al Senato, vantava i meriti della giustizia riparativa. Quella che evita una pena grazie a un percorso riparatore.
Fonte: Repubblica