La mitica Fase 2 dell’epidemia che ci veniva assicurata per il 4 maggio, si può dire che non ci sarà più.
Le “misure” del Governo sono tali da comportare più divieti che permessi. Qualche giornale, non so se per fare dello spirito, ha parlato di Fase 3, così la Fase 2 sarebbe stata addirittura saltata.
La realtà è che nessuno pare abbia le idee chiare su che cosa significhi avere interrotto la vita della società e del Paese e che cosa significhi ricominciare.
Cosa che ovviamente non è solo un fatto morale e di buona volontà.
La vita sociale è cresciuta di attività che si intrecciano fra loro e che non è davvero il Governo Conte con tutti i suoi molteplici e contraddittori consulenti che abbia idea di come far ripartire al meglio.
Certo è che da una settimana all’altra il Governo ci ha dichiarato di esser fuori dell’epidemia, poi no di esservi dentro ancora, però un pò di meno. La Fase 2 si può dire che non c’è, forse si dovrebbe di Fase 1,1 o 1,2. Un successo pare che Renzi lo abbia avuto, anzi glielo hanno imposto, quello delle riunioni per sentire la Messa.
Ma da parte sua il Vaticano non si è impegnato a chiedere al Padreterno di non far lavorare il virus nel corpo di quelle riunioni. Ho l’impressione che non ci si renda conto della gravità della situazione creata dal fatto che in un mondo di molteplici e facili comunicazioni il virus si scatena in tempi diversi e quindi nelle varie zone.
Che ripresa volete che possa avere anche se tutto dovesse andare per il meglio l’economia italiana con quello che sta accadendo negli Stati Uniti, partner economico-commerciale per noi così importante?
D’altra parte questo governo di una cosa non può fare a meno: promettere, assicurare, illudersi ed illudere che poi qualcuno pagherà. Così si fa conto sull’appoggio dell’Europa e si pensa che questa volta sarà generosa.
Ma tutta l’Europa ha problemi gravi e pensare che essa trovi i fondi per tutti è un’evidente illusione.
Io non sono un economista e tanto meno un virologo. Vorrei anch’io cadere vittima delle panzane di Conte per avere un po’ di sollievo alle angosce di questo mio estremo tratto della vita tormentato anche dall’epidemia.
Chi vivrà, vedrà. Ma chi non sarà completamente scimunito vedrà che le sciagure non vengono mai sole. Quella del Coronavirus per noi è venuta assieme a quella del buffonesco Governo Cinquestelle-populista, delle promesse facili e dell’arroganza nei confronti di un’Europa al pari di noi colpita dalla sciagura del virus.
Vorrei dire molte altre cose ma preferisco cercare di liberarmene la mente. Voglio fare con me stesso quello che Conte fa con l’Italia. Sperare, certo non è vietato, ma non è sperando che si risolvono i problemi.
Mauro Mellini