L’associazione Codici Ambiente ha inviato una formale nota al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al Ministero della Cultura e al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, sollecitando l’emanazione urgente del decreto definitivo recante i criteri oggettivi per l’individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti da fonti di energia rinnovabile.
L’iniziativa nasce a seguito della sentenza del TAR Lazio del 13 maggio 2025, che ha annullato parzialmente il decreto ministeriale del 21 giugno 2024 sulle aree idonee, rilevando la carenza di criteri oggettivi, omogenei e tecnicamente definiti e imponendo alle Amministrazioni resistenti di rieditare tali criteri nel rispetto dei principi costituzionali di tutela dell’ambiente, del paesaggio e della leale collaborazione con le Regioni.
«Ad oggi – dichiara il presidente di Codici Ambiente, Giovanni Crimi – non risulta emanato il decreto idoneo a colmare questo vuoto normativo. L’assenza di regole nazionali chiare e uniformi rischia di produrre un quadro disomogeneo sul territorio, con autorizzazioni frammentarie, incremento del contenzioso e una tutela insufficiente di aree di particolare valore ambientale, paesaggistico, storico e agricolo».
Codici Ambiente ribadisce che la transizione energetica è un obiettivo fondamentale, ma deve avvenire nel rispetto del territorio, del paesaggio e dei beni culturali, evitando approcci emergenziali o deregolatori che possano compromettere in modo irreversibile il patrimonio ambientale nazionale.
Con la nota inviata ai Ministeri, l’Associazione chiede in particolare al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di procedere con urgenza all’emanazione del decreto, in attuazione della pronuncia del TAR Lazio e degli articoli 9 e 117 della Costituzione, garantendo criteri tecnici, oggettivi e uniformi su scala nazionale.
Codici Ambiente inoltre invita le amministrazioni regionali a garantire il coivolgimento concreto ed effettivo degli Enti locali nella individuazione delle superfici idonee e non idonee e gli stessi Comuni a trattare la questione delle fonti di energia rinnovabile in sede di redazione dei nuovi piani urbanistici generali introducendo i necessari vincoli ambientali e paesaggistici in sinergia con le Regioni e le Sovrintendenze.
Roma lì 23.12.2025
Codici Ambiente
Il presidente – avv. Giovanni Crimi

