Domani, alle ore 9.30, l’Unione Giovani di Sinistra della Lombardia parteciperà, insieme ai Giovani Europeisti Verdi, al corteo per il Global Climate Strike che partirà da Largo Cairoli a Milano. Sarà presente anche il co-coordinatore metropolitano di Sinistra Italiana e neoeletto consigliere regionale per Alleanza Verdi Sinistra Onorio Rosati.
La Lombardia è medaglia nera per i livelli di inquinamento secondo le pagelle di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea responsabile della pubblicazione di statiche e di indicatori di qualità a livello europeo per consentire confronti fra paesi e regioni. Secondo i dati, infatti, sarebbe proprio la nostra Regione ad essere tra le prime per inquinamento nell’Europa Occidentale, sfiorando i livelli dell’Europa dell’Est.
Inoltre, la recente carenza di piogge ha determinato la mancanza all’appello di quasi 2 miliardi di metri cubi di acqua rispetto alla media del periodo 2006-2020, come denuncia Coldiretti sulla base dei dati Arpa Lombardia sulle riserve idriche.
Nonostante il maltempo degli ultimi giorni – continua la Coldiretti regionale – il fiume Po al Ponte della Becca a Pavia si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico. Lo stato di magra del piu’ grande fiume italiano è rappresentativo della situazione in cui si trovano i principali corsi d’acqua e laghiche restano con percentuali molto basse di riempimento per il periodo che vanno dal 16% del lago di Iseo al 18% di quello di Como, dal 37% del lago di Garda fino al 39% del Maggiore.
«La Lombardia continua ad essere tra le regioni più inquinate d’Italia, con Milano che si conferma tra le città con la peggiore qualità dell’aria del mondo. Eppure, sia il governo che la regione sembrano determinati a rimandare ancora una volta quei processi di transizione ecologica di cui il nostro territorio necessita disperatamente. – dichiarano congiuntamente le federazioni lombarde di Unione Giovani di Sinistra e Gev – Stiamo già danneggiando il nostro presente, non possiamo lasciare che queste persone mettano a rischio anche il nostro futuro. Per questo motivo venerdì parteciperemo al global climate strike di Milano. Perché quella per la giustizia climatica e quella per la giustizia sociale sono due lotte indivisibili.»