Esistono diverse tipologie di riflettori e altrettante tipologie di palcoscenico: li troviamo a teatro, negli studi televisivi, sui social media… Sono strumenti molto potenti che possono metter in risalto la cultura, l’arte e le sane lotte per la legalità e la giustizia. Essi hanno anche il potere di render visibili, inoltre, agli occhi degli spettatori più acuti, lo studio e l’impegno che stanno dietro alle “rappresentazioni finali”.
l riflettori e il palcoscenico sono lo strumento, non lo scopo, ma è una società, quella attuale, che spesso ci fa confondere i mezzi con i fini e allora succede che esser illuminati dalle luci e calcare un palco diventi il fine, anche per chi, in principio, era probabilmente animato da nobili intenzioni. Si può partire, ad esempio, con l’intento di promuovere la bellezza di un territorio, il talento dei suoi abitanti, il progresso della comunità… E si può finire, invece, per promuovere solo e soltanto sé stessi. Quanto sono bello, bravo e innovativo IO.
Tutti dovete saperlo.
Anche a costo di pagare (o corrompere) chi manovra quei riflettori per lasciare all’ombra altre bellezze, altre bravure, altri brillanti ingegni.
A Sara, Luisa, Graziella e a tutte le persone il cui talento e impegno brillano di luce propria.