Iniziativa realizzata nell’ambito del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2023,
promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea
del Ministero della Cultura
Padiglione Italia – Biennale Architettura 2023
Curatori: Fosbury Architecture
Commissario: Onofrio Cutaia
Spaziale presenta
Sot Glas
Progettista: Giuditta Vendrame
Advisor: Ana Shametaj
Incubatore: Trieste Film Festival
Trieste, Friuli-Venezia Giulia
Si intitola Sot Glas la terza delle nove attivazioni site-specific di “Spaziale presenta”, la fase propedeutica alla realizzazione di “Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri”, il progetto del collettivo Fosbury Architecture(Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino, Claudia Mainardi) per il Padiglione Italia alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Questa terza attivazione avverrà nella città di Trieste, in Friuli-Venezia Giulia, e coinvolgerà come progettistal’artista, designer e ricercatrice Giuditta Vendrame e come advisor la regista Ana Shametaj. Incubatore del progetto sarà il Trieste Film Festival.
Sot Glas [sot dal friulano “sotto”, e glas dallo sloveno “voce”] è un’installazione che riattiva i cinquecento metri di tunnel sotterranei del rifugio antiaereo Kleine Berlin costruito durante la Seconda Guerra Mondiale: iconico luogo difensivo, oscuro come l’inconscio della storia collettiva delle comunità che hanno vissuto in questa regione di confine.
Un confine doloroso – tanto divisivo quanto punto di contatto, confronto e contaminazione con altre culture – che indaga il senso di appartenenza, ridefinendo la forma del limite e di conseguenza l’inizio e la fine di un Paese e della sua comunità.
“Mai come oggi si costruiscono muri per proteggere confini fisici e mai come oggi si dissolvono i confini nel digitale. – Sintetizzano i curatori, Fosbury Architecture – Investigare il senso di appartenenza significa ridefinire che forma abbia il limite e di conseguenza dove inizi e finisca un Paese e la sua comunità”.
Nella sua ampiezza, il progetto per il Padiglione Italia 2023 si fonda sulla visione di Fosbury Architecture che l’Architettura sia una pratica di ricerca al di là della costruzione di manufatti e la Progettazione sia sempre il risultato di un lavoro collettivo e collaborativo, che supera l’idea dell’architetto-autore. Lo “spazio” è inteso, in questa visione, come luogo fisico e simbolico, area geografica e dimensione astratta, sistema di riferimenti conosciuti e territorio delle possibilità.
Nel periodo che precede l’apertura della Biennale Architettura 2023, da gennaio ad aprile, “Spaziale presenta”, vedrà l’attivazione di 9 interventi site-specific in altrettanti luoghi selezionati in tutto il territorio italiano.
“Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri” sarà, all’interno del Padiglione Italia dal 20 maggio al 26 novembre 2023, la sintesi formale e teorica dei processi innescati nei 9 territori nei mesi precedenti, restituendo una diversa e originale immagine dell’architettura italiana nel contesto internazionale.
Il work in progress di “Spaziale presenta” e l’attivazione dei 9 interventi sarà raccontato passo dopo passo nel sito web www.spaziale2023.it e nell’account Instagram @spaziale.presenta.
Il progetto curatoriale del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2023 e tutti i relativi dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa dedicata (febbraio/marzo 2023).
GIUDITTA VENDRAME
Giuditta Vendrame è artista, designer e ricercatrice. Attraverso una varietà di media – tra cui interventi spaziali, film, performance e installazioni – la sua pratica esplora e indaga la cittadinanza, lo spazio e la mobilità, così come le intersezioni tra design, pratica artistica e normativa.
ANA SHAMETAJ
Ana Shametaj è filmmaker e regista teatrale. Dopo il conservatorio in pianoforte e il diploma all’Accademia Paolo Grassi di Milano, nel 2013 ha fondato il collettivo artistico Kokoschka Revival, all’interno del quale è regista, progettista e autrice.
FOSBURY ARCHITECTURE
Fosbury Architecture (F.A.) è un collettivo fondato nel 2013 a Milano da Giacomo Ardesio (1987), Alessandro Bonizzoni (1988), Nicola Campri (1989), Claudia Mainardi (1987) e Veronica Caprino (1988). FA è un’agenzia spaziale che interpreta l’architettura come strumento in grado di mediare tra istanze collettive ed individuali; aspettative e risorse; sostenibilità e pragmatismo; ambiente e esseri umani. FA è un gruppo di ricerca che mira ad espandere i confini della disciplina, ridefinirne il ruolo e ripensarne i processi produttivi in vista delle sfide correnti.
FA è stato curatore della mostra monografica Characters presso la Galleria Magazin a Vienna (2022), dello Urban Center di Prato presso il Centro Pecci (2021/2022) e di Milano 2030 presso Triennale Milano (2019). Ha preso parte a numerose Biennali di Architettura nazionali e internazionali tra cui quelle di Lisbona (2019), Versailles (2019), Chicago (2017) e Venezia (2016). Il lavoro di F.A. è stato, inoltre, esposto nelle collettive Take Your Seat promossa dall’ADI Design Museum di Milano; The State of the Art of Architecture presso Triennale Milano; Re-Constructivist Architecture presso la RIBA Gallery di Londra; Adhocracy presso l’Onassis Center di Atene; Mean Home presso la British School di Roma.
FA ha lavorato a numerosi allestimenti di mostre, tra i quali Verde Prato (2019) presso il Centro Pecci, premiato con menzione per il Premio TYoung 2021. Ha curato con Alterazioni Video la pubblicazione Incompiuto, La Nascita di uno Stile (2018) supportata dall’allora MIBACT (l’attuale Ministero della Cultura) e premiata con la menzione d’onore per il Compasso d’Oro 2020.