L’associazione Codici, Centro per i diritti del cittadino, è stata ammessa tra le parti civili dal gup del Tribunale di Palermo nel processo penale a carico di 35 imputati presunti fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro scaturito dall’ultima operazione di polizia denominata Hesperia, avvenuta lo scorso mese di settembre.
Diversi i reati contestati ai vari imputati tra cui associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti e detenzione illecita di sostanze stupefacenti commessi a Marsala, Campobello di Mazara, Paceco, Trapani, Petrosino, Mazara del Vallo, Palermo e Porto Empedocle.
La maggior parte degli imputati hanno optato per il rito abbreviato e il Giudice dovrà pronunciarsi sul rito alla prossima udienza del 20 febbraio.
Ammesse alla costituzione quali parte civile anche altre Associazioni del territorio e i Comuni di Castelvetrano e Campobello di Mazara. Le indagini hanno portato alla scoperta di attività di infiltrazione mafiosa nel tessuto economico del trapanese mediante condizionamenti nelle aste giudiziarie presso il Tribunale di Marsala e nella gestione di sale da gioco.
L’avv. Giovanni Crimi rappresenta nel procedimento Codici: “ Siamo soddisfatti per l’ammissione quale parte civile e fortemente convinti che l’attività svolta dalle Associazioni, dalle scuole e dalla società civile in generale é determinante per la lotta alla mafia e quindi é necessario che le aggregazioni si adoperino convintamente e massicciamente per contribuire all’estirpazione di un fenomeno che ha determinato, tra l’altro, lo spargimento di tanto sangue innocente e il mancato sviluppo dei territori ove tale criminalità prospera ed è più attiva “.
Continua indefesso l’impegno di Codici per la legalità ed a sostegno del grande lavoro condotto ogni giorno dalle Forze dell’Ordine, dalla Magistratura – conclude il segretario regionale Manfredi Zammataro – dal canto nostro non possiamo che evidenziare come sia però fondamentale nella lotta alla mafia la collaborazione dei cittadini e per questo lavorare sul territorio per sensibilizzare le vittime di reati mafiosi a denunciare all’Autorità Giudiziaria in modo da poter consentire una quanto più forte ed immediata risposta dello Stato.
Codici è anche parte civile in altri processi contro Messina Denaro o i suoi fiancheggiatori che dovranno celebrarsi a breve o tuttora pendenti presso i Tribunali di Palermo e Agrigento.