Ospedale del Belice ,pronto soccorso e 118 allo stremo I numeri sono allarmanti: la situazione è drammatica . Il grido di protesta di Rosalia Ventimiglia
Prendendo atto di molte segnalazioni pervenutemi
Adesso intendo scrivere una dettagliata lettera – denuncia- all’assessore regionale alla Sanità, Razza sulla delicata situazione in cui versa la medicina d’urgenza nel Belice Adesso basta! Non si può sentire più il grido di disperazione dei cittadini che si recano al Pronto Soccorso di Castelvetrano. Cittadini costretti ad attendere ore a causa dell’atavica insufficienza di personale sanitario. Come si fa a parlare di restrizioni e chiusure di strutture ospedaliere quando, in periodo come questo ,la popolazione nel territorio si triplica per la presenza di migliaia di turisti?
Come si fa ad accettare passivamente quello che sta accadendo tra gli operatori del 118 che, da notizie sindacali, oltre ad essere indietro con gli stipendi , sono costretti a fare turni massacranti a causa della carenza di personale e uscire spesso, a dare soccorso , anche senza medico a bordo? In un paese civile tutto questo è normale?
No! Non è normale. La mia preoccupazione cresce anche in vista dell’imminente evento che si terrà nel parco di Selinunte il prossimo 13 agosto. Si prevede, per lo spettacolo di un famoso DJ, un afflusso di oltre 20 mila giovani che si vanno ad aggiungere alle tante presenze turistiche. Una massa di persone che porteranno linfa economica al territorio e l’assessore Razza cosa fa? Si adopera per ridurre i servizi e il personale in servizio all’ospedale di Castelvetrano. Addirittura si vociferà che il reparto di Medicina sarà trasferito.
Vergogna assessore Razza. Con questo caldo tanti anziani possono aver bisogno dell’Ospedale .Come si può lasciare un territorio in balia di pochi “eroi” della sanità che, con grande senso di responsabilità, si stanno facendo in quattro per dare assistenza a chi ha bisogno? Tutti parlano . Tutti criticano facilmente. Tutti pronti a metter etichette e poi? I problemi si affrontano con coraggio ed impegno. La politica del fango non porta a nulla. Occorre , invece, unirsi e protestare in difesa del diritto alla Salute. Noi cittadini del Belice non siamo di serie B. Scriverò a Razza e se il caso anche al presidente Musumeci. La situazione sanitari nel Belice è al collasso. Così si rischia di non poter dare assistenza a chi ha bisogno. Non si può rimanere indifferenti a questo continuo arretramento dei servizi sanitari nel territorio
Rosalia Ventimiglia
Nuova DC