
Entra una nuova località tra le bandiere blu . Furci Siculo. Selinunte neanche menzionata, Menfi batte ancora Selinunte nonostante i pochi chilometri di distanza
Le spiagge premiate: Roccalumera, Alì Terme, Lungomare Santa Teresa di Riva, Spiaggia Lampare a Tusa, Acquacalda a Lipari, Furci Siculo (provincia di Messina); Marina di Modica, Raganzino a Pozzallo, Ciriga a Ispica, Marina di Ragusa (provincia di Ragusa); Lido Fiori Bertolino di Menfi (provincia di Agrigento).
Da anni il mare di Porto Palo , viene considerato “Bandiera Blu”. Una umiliazione per Marinella di Selinunte, visto che , praticamente, il mare è lo stesso. Il fiume Belice demarca il confine tra le due località e non può mettere i confini alle acque. I parametri di valutazione , è giusto ribadirlo, non guardano solo la qualità delle acque che a Selinunte, con il porticciolo pieno di rifiuti e posidonia spiaggiata e il depuratore non potranno mai trovare l’approvazione di questa speciale giuria che assegna le bandiere. Questo non significa che il mare di Selinunte non sia balneabile. Non è da premiare per tutta una serie di parametri.
Porto Palo non è certo il massimo ma è più organizzata e più pulita come località rispetto a Selinunte. Per la località belicina, questa pubblicità , è tutto grasso che cola. Nel marketing ( per chi lo comprende) questi riconoscimenti sono preziosi. L’ennesima bocciatura per Marinella di Selinunte è giusta. Non lo è per gli imprenditori che continuano a credere allo sviluppo turistico della borgata investendo i loro soldi. Selinunte è un prodotto difficile da vendere. Oltre al marketing dell’antimafia che ha fatto conoscere Castelvetrano per Matteo Messina Denaro in tutto il mondo senza riuscire a fermare la sua latitanza che cosa si è fatto negli anni per valorizzare la borgata? Poco , anzi pochissimo e male. Andare alla Bit senza un piano coordinato a cosa è servito? E non parliamo di Triscina. Una delle spiagge più belle dalla Sicilia rovinata dall’abusivismo edilizio, dai condoni sbagliati e dai danni di vecchie amministrazioni. Oggi Selinunte e Triscina appaiono ai turisti come zone piene di degrado. Il disordine regna. Soli i folli potvano fare un depuratore sul mare. Eppure anche in questo caso la magistratura è stata a guardare.
Le colpe di tutto questo trovano le radici in terre lontane. Molti colpevoli di questo scempio l’hanno fatta franca. Altro che vocazione turistica. Tutto si faceva in funzione di voti e interessi di bottega. L’ecomostro docet. Selinunte poteva diventare un luogo di grande attrazione turistica. Un luogo che poteva dare molto più lavoro e ricchezza. Castelvetrano ha avuto una classe dirigente, per molti anni ,che arrecato solo danni al turismo. Escludendo alcuni periodi, tra cui quello di Beppe Bongiorno che ha spinto sulla realizzazione degli alberghi e sulla valorizzazione del parco , il resto è notte fonda.
Negli anni 50-60 -70 e 80 hanno trafugato migliaia di reperti , incuranti del danno arrecato. I Messina Denaro e loro amici stretti si sono arricchiti sotto gli occhi di poliziotti e politici. Da decenni si parla del porto, sono stati spesi milioni di Euro, per arrivare alle toppe messe in questi mesi. Tppe peggiori del buco. Tralasciamo tutto il resto su strade e decoro urbano. Meglio sorvolare. E non serve più piangersi addosso e puntare il dito sugli altri. Fare l’amministratore richiede anche capacità di gestione ,visione e assunzione di responsabilità Non lo ha scritto il medico di farlo . Se si usa solo l’arma delle accuse o del fango i problemi non si risolvono. Immaginate un malato grave al pronto soccorso e i medici che invece di curare il malcapitato continuano a criticare i colleghi precedenti. Il malato muore .
Chi deve venire ad investire nel territorio? Solo i pazzi. La gente di malaffare ha tutto sequestrato. Si poteva aprire una nuova stagione per Selinunte, vista anche la nuova gestione politica. Niente. Solo chiacchere , veleni e polemiche sterili. E Porto Paolo prende le bandiere.