E’ arrivata la resa dei conti e gli italiani dovranno confrontarsi, non solo con una crisi economica pesante, ormai endemica, e di difficile soluzione, ma anche con la crisi energetica che sta dando il peggio di se in questi mesi con aumenti assurdi e vergognosi delle fonti energetiche, in grado di distruggere anche irreparabilmente il tessuto economico dell’italia.
Oggi i costi di gas ed elettricità per gli italiani sono diventati proibitivi e un segmento consistente di essi non saprà e potrà far fronte a questi aumenti.
Questa certezza scatenerà una ulteriore crisi economica pesantissima ed in grado di mettere definitivamente in ginocchio la nostra economia.
Il Governo Nazionale tenta di autoassolversi su responsabilità e colpe, dichiarando a più non posso che questa crisi deriva dalla crisi pandemica del Covid e non dalla loro incapacità di governare i flussi sociali ed economici della nazione.
Certamente la crisi pandemica ha accelerato la crisi energetica, ma la sua origine va molto più indietro nel tempo e va analizzata tenendo presente che purtroppo è stata originata anche dall’autolesionismo degli italiani che negli ultimi decenni hanno saputo dire sempre no ad ogni soluzione di produzione autonoma di energia.
Ricordiamo a tutti che importiamo energia elettrica da nazioni europee che la producono con le centrali atomiche, importiamo gas da Russia ed Algeria pur avendo notevoli giacimenti di gas nel nostro territorio non sfruttati perchè “inquinano”, importiamo petrolio da mezzo mondo pur avendo notevoli giacimenti nel nostro territorio, ma noi non vogliamo sporcarci le mani e non sfruttiamo le nostre risorse.
Anzi quei pochi pozzi di petrolio che abbiamo in uso sono in Sicilia ed in Basilicata, ma per “fottere” meglio il Sud lo Stato Italiano ha chiuso le raffinerie siciliane trasportando il nostro petrolio nelle raffinerie di Porto Marghera, costringendo la Sicilia e le regioni del Sud a comprarsi il loro petrolio sotto forma di benzina.
I rifiuti, che per tutto il mondo ormai sono diventate delle importanti risorse energetiche, di materie prime e di fertilizzanti, per l’Italia continuano ad essere un problema, un costo, perchè noi li dobbiamo smaltire, anche trasferendoli all’estero, avendo detto no ai termovalorizzatori.
Tutti dicono che l’Italia è la terra del sole, ma sempre per quella “innata” capacità di dire sempre NO non abbiamo saputo dare vita ad un vero programma di produzione energetica sfruttando il nostro sole, ritrovandoci interi siti di pannelli solari non sfruttati o peggio abbandonati e realizzati solo per intercettare i finanziamenti elargiti a piene mani dal governo nazionale senza ripetiamo alcuna programmazione degna di questo nome, e lo stesso vale per gli impianti eolici di produzione energetica.
L’improvvisazione in tema di energia regna sovrana e spesso si rimane prigionieri di gruppuscoli minoritari, ma egemoni culturalmente, che sanno dire solo NO ad ogni innovazione ed ad ogni soluzione utile per vivere meglio ed inquinare meno.
Finalmente in Sicilia abbiamo un Governo Regionale, con a capo il Presidente Musumeci, che ha avuto il coraggio di affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti e del loro sfruttamento economico mettendo in cantiere la realizzazione di due termovalorizzatori. Speriamo che questo sia il primo di futuri progetti utili a razionalizzare i consumi e la produzione di energia elettrica e gas, senza dover subire la scontata aggressione dei soliti gruppuscoli ideologizzati e capaci di dire solo e sempre NO ad ogni soluzione innovativa senza proporre mai una soluzione alternativa realmente praticabile.
La Direzione Regionale
Dr. Andrea Monteleone