I comuni devono incentivare e dare prontamente attuazione alle norme
regionali per la “deimpermeabilizzazione” dei suoli, soprattutto nelle aree
urbane. Devono quindi favorire soluzioni che permettano l’assorbimento
delle acque piovane riducendo il rischio di allagamenti ed esondazioni ed
allo stesso tempo contribuendo alla “ricarica” delle falde acquifere.
È quanto chiede Valentina Palmeri, deputata regionale dei Verdi, con delle
note inviate a tutti i sindaci siciliani, all’ANCI e agli Ordini
professionali, nelle quali si ricorda che con la legge 23 adottata ad
agosto di quest’anno dall’Assemblea Regionale, sono state semplificate, con
alcuni emendamenti che proprio lei ha presentato, tutte le procedure e gli
adempimenti formali necessari per questo tipo di interventi.
“Non si tratta certamente della soluzione definitiva – scrive Palmeri nella
sua nota – ma di fronte a scenari di sempre maggiore cambiamento climatico
per cui si alternano periodi di siccità e violente precipitazioni, ogni
intervento di mitigazione del rischio va realizzato al più presto e può
essere d’aiuto nell’insieme delle azioni da mettere in campo per tempo.”
Gli interventi di deimpermeabilizzazione – sottolinea la deputata dei Verdi
– così come quelli per la raccolta delle acque meteoriche “si prestano ad
essere realizzati anche nelle aree di sosta pubbliche o nelle piazze a
limitata circolazione veicolare, contribuendo a ristabilire condizioni di
vivibilità e sicurezza.”