
Dire “è uno schifo” è addirittura riduttivo.
E ‘ora di dire: BASTA!
Ormai le vergogne siciliane non si contano più. E le vergogne hanno interessato tutti i governi da Cuffaro a Musumeci senza dimenticare le schifezze fatte da Crocetta. Nessuno, tranne l’ex assessore Lucia Borsellino che ha gettato la spugna prima del tempo(e non abbiamo mai capito le vere ragioni), si può tirare fuori dalle responsabilità. L’inchiesta di oggi che colpisce l’assessore Razza e alti burocrati regionali per lo scandalo dei dati Covid , è solo l’ultimo grave scivolone del sistema. Un sistema appunto, che ha fatto le fortune di politici , di medici raccomandati e di imprenditori sanitari amici dei politici e verosimilmente, anche di qualche potente mafioso intoccabile.
Il mercato della Sanità in Sicilia sfiora i 10 miliardi di Euro. Credete che i mafiosi non si siano accorti di questo enorme giro di soldi? Eppure, sono poche le procure che, hanno indagato fino in fondo su questo aspetto.
Ci sono cliniche private convenzionate in Sicilia che hanno fatturati esorbitanti e che hanno fatto da ufficio di collocamento per amici e figli di politici, magistrati , facoltosi burocrati e perchè no, anche di qualche boss.
Molta diagnostica in Sicilia è nelle mani di pochi potenti , quasi tutti legati a politici e burocrati regionali e che fanno affari approfittando delle loro amicizie alte dei disservizi del sistema pubblico. Sono poche le strutture che vivono di luce propria. Esistono ma hanno fatico molto per avere i loro diritti.
Un sistema che ha prodotto fabbriche di voti di scambio a tutti i livelli politici e che ha premiato molto spesso gente poco preparata , Un posto da primario o la non chiusura di un reparto poteva significare migliaia di voti per il deputato di zona candidato. Anche su questo continuo scambio di voti tra politici e gente della sanità i Pm hanno guardato poco o niente. Anche le aperture e chiusure degli ospedali è stato argomento di consenso elettorale e di interessi di bottega politica. Un esempio: l’ospedale di Castelvetrano.
Il ridimensionamento di questa struttura fondamentale per il Belice, è un caso tipico di spartizione territoriale politica , figlia del voto di favore e condizionato dal serbatoio clientelare. Nessuno ha mai indagato su questo declassamento a favore di altri ospedali di comuni vicini. Forse si rischia di toccare oltre a Razza , qualche deputato troppo potente. E’ ora di dire basta a questo sistema che ha solo gestito soldi e ritorni elettorali. Senza dimenticare la corruzione. L’inchiesta che ha colpito Damiani dice tutto. L’ex direttore dell’Asp di Trapani, molto vicino durante il Governo Crocetta all’ex assessore Gucciardi e voluto a Trapani dall’onorevole Turano, ha confessato. Ha detto molto delle relazioni tra politici e sanità. Aspettiamo l’esito dell’inchiesta.
Sperando che non finisca , la confessione di Damiani, in qualche cassetto pieno di sabbia e in attesa che si faccia giustizia, è necessario commissariare la sanità siciliana e al più presto toglierla dalle mani di questi scellerati. Fate presto, i siciliani stanchi.