“I criteri per l’erogazione dei fondi regionali all’editoria vanno rivisti.
Occorre pretendere il mantenimento dei livelli occupazionali; in caso
contrario rischieremmo di privilegiare testate ed editori che stanno
riducendo il personale o di non sostenere chi valorizza le professionalità
locali”.
È quanto chiede al governo regionale il deputato Claudio Fava de I Cento
passi, dopo aver appreso dei criteri fissati dalla Giunta Regionale per
l’assegnazione dei contributi stanziati nella finanziaria regionale, pari a
10 milioni, per il sostegno al comparto dell’editoria per mitigare gli
effetti della crisi covid.
“In generale non si comprende perché fra i criteri non sia stato inserito
quello fondamentale della garanzia dei livelli occupazionali nella nostra
regione, come confermato dal fatto che si prevede di escludere le agenzie
di stampa che non hanno sede in Sicilia, anche quando vi operano ed
impiegano giornalisti siciliani.”
“In questo settore come in tutti gli altri – conclude Fava – è centrale
l’esigenza che gli aiuti alle imprese siano collegati alla difesa e al
mantenimento dei posti di lavoro, altrimenti non se ne comprende la ratio.”