“Venerdì 24 luglio lancio della rete ecologista di sinistra progressista dalle 13.00 alle 19.30 in diretta dalla mia pagina Facebook e sui siti di Radio Radicale, Left e Il Manifesto. La pandemia ha fatto incursione nelle nostre vite disseminando morte, paura, isolamento e la certezza di dover ripensare da capo le relazioni tra gli esseri umani, e tra gli esseri umani e il mondo che ci circonda.” Così dichiara in una nota l’On. FIORAMONTI (MISTO), già Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
“L’emergenza sanitaria ci ha messo con maggiore urgenza di fronte alla necessità di ricostruire senza tornare al vecchio mondo. Per questo – continua FIORAMONTI- , abbiamo proposto la costituzione di una rete tra parlamentari progressisti e del mondo dell’ecologia, sindaci e movimenti civici, reti della società civile e aziende innovative, che sia incentrata intorno a tre concetti: Ecologia, Sinistra e Progressismo, Innovazione civica, sociale e tecnologica”.
“L’ecologia in Italia storicamente si è caratterizzata per le battaglie finalizzate alla protezione dell’ambiente e degli ecosistemi. Ciò non è più sufficiente: l’ecologismo del XXI° secolo deve offrire una visione di politica economica, di transizione industriale e di ricostruzione del mondo del lavoro, accompagnando la trasformazione con forme di reddito e di sostegno laddove necessario. Abbiamo bisogno di un approccio all’ecologia che passi da una tradizione dei “no” ad una serie di proposte per i “sì” – quelli giusti”.
“Alla base di questa rete c’è la condivisione di tutti quei valori legati ai diritti fondamentali, alla dignità di tutti i cittadini, al rispetto delle diversità di genere, alla progressiva eliminazione delle disuguaglianze sociali”.
“Perché ciò avvenga è fondamentale tenere in considerazione le tante forme di aggregazione e di sperimentazione che stanno avvenendo nel nostro Paese, molto spesso a livello locale, nelle piccole aziende, nelle startup. Si tratta di nuovi modelli sia di partecipazione che di produzione e consumo, che costituiscono la base di una nuova economia”.
“Ora è il momento giusto per agire. Dopo un proficuo confronto a porte chiuse tra attivisti, amministratori locali, membri del parlamento italiano ed europeo, rappresentanti delle istituzioni, siamo ora pronti ad aprirci ad una platea più ampia, coinvolgendo le associazioni e la società civile, per lavorare in sinergia verso obiettivi che consentano di concretizzare al più presto questa visione. La crisi economica e sociale che si prospetta ci stimola ad agire velocemente. Nei prossimi giorni sarà possibile sapere di più sugli autorevoli nomi che ci accompagneranno in questo percorso”- conclude infine l’ex Ministro.