Partita oggi da Milano la nuova grande opera pubblica di Lorenzo Marini che ci dà il bentornati in Città.
L’ambizioso progetto, curato da Sabino Maria Frassà, è reso possibile grazie a IGPDecaux
Cramum è felice di annunciare che oggi – 18 maggio – ha preso l’avvio la grande opera pubblica e “itinerante” “L’arte ti dà il bentornato in città”: l’artista Lorenzo Marini ha deciso di animare in questa Fase2 tram e pensiline dei mezzi pubblici di Milano, Roma, Firenze e Torino. L’ambizioso progetto artistico di Lorenzo Marini è stato curato da Sabino Maria Frassà ed è stato reso possibile grazie alla partnership con IGPDecaux, azienda leader della comunicazione esterna, e l’ente non profit Cramum.
L’artista impegnato in una mostra personale Out of Words pronta per riaprire da Gaggenau DesignElementi Hub, ha così voluto celebrare celebrare le città che ricominciano a vivere dopo il coronavirus e la bellezza, la gioia e la felicità del ritrovarsi nuovamente insieme. L’artista ha saputo trasformare la vitalità della città in procinto di ripartire in un’opera d’arte sociale e corale sparsa su tutto il territorio nazionale. Protagoniste le sue famose lettere che in questa occasione simboleggiano il nome delle persone che si ritrovano in città portando vita, colore, movimento, piacere e felicità. “Questo mio omaggio all’arte in città è anche un omaggio al mezzo pubblicitario che per primo ha animato e colorato le nostre città. Non c’è cosa più triste che un manifesto abbandonato o vuoto e dobbiamo tornare a vedere del bello intorno noi. Dobbiamo ripartire anche a livello interiore. La depressione non può caratterizzare questa Fase2 e la ripartenza. Abbiamo bisogno di positività e speranza; l’arte può e deve fare la sua parte.” afferma Lorenzo Marini.
Sabino Maria Frassà curatore dell’installazione che collabora con l’artista da anni spiega così il senso del progetto: “L’obiettivo dell’artista è semplicemente – e non è cosa da poco – condividere bellezza, gioia e colore in settimane di passaggio in cui saremo ancora responsabilmente a distanza di sicurezza. Del resto questa grande opera sociale arriva dopo l’esito “social” – allora inaspettato – dell’installazione AlphaCube, che a Venezia come a Los Angeles divenne catalizzatore di socializzazione e luogo ideale per selfie divertenti, al di là dello stesso messaggio che l’artista voleva veicolare, ovvero la perdita di senso della scrittura. In questa nuova installazione “L’arte ti dà il bentornato in città” tale esito di socializzazione – prima solo involontario – diventa il motore stesso dell’opera d’arte, ideata proprio per suscitare un sorriso e un bel ricordo in chi la incontra e incrocia per strada. “L’arte ti dà il bentornato in città” è veramente un dono, ma anche un momento di catarsi anche personale dell’artista: in quest’opera è palese come l’artista abbia dato libero sfogo a settimane di costrizione e reclusione, recuperando colori, luce e voglia di sognare e far “cose grandi”. Come i suoi amati artisti futuristi, complice il rumore di una città che riprende a vivere e sferragliare, quest’opera in movimento, che ammireremo nelle nostre città, ci parla di rinascita, di città che salgono … ancora, di nuovo e meglio di prima”.
“E’ tempo di pensare al bello. Musei e gallerie sono stati chiusi per mesi e ora potranno accogliere poche persone contingentate. E’ quindi tempo di far rivivere l’arte portandola vicino alle persone. Sono partito da Milano, dagli storici tram 1 e 12, per poi riuscire ad andare lungo tutto lo stivale, da Torino a Roma, per adesso” commenta l’artista.
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