il 31 maggio avevamo pubblicato questo articolo “vedova con figlio disoccupato chiede aiuto e il sindaco la denuncia per calunnia” dove si parlava appunto di una lettera inviata da una donna vedova e con un figlio disoccupato, e che mal sopporta che in questo Sprar siano state assunte persone che non hanno tutta questa necessità di lavorare, non essendo in condizioni precarie, ma, per quello che sono le voci di paese, soltanto perchè parenti degli allora amministratori comunali, assessori consiglieri e la moglie del comandate dei carabinieri .
La donna, esasperata, decide di presentare una lettera in prefettura, dove chiede chiarimenti sui criteri di assunzione in questo Sprar e quindi se vi sia la possibilità di aiutare il figlio.
La prefettura di Palermo gira la lettera al Comune di Roccamena, chiedendo se intendesse prendere iniziative. Si immagina a favore della donna in difficoltà.
E l’allora sindaco le iniziative le prende subito. Ma non come ci si potrebbe aspettare. Invece di aiutare la donna decide di prendere carta e penna e stendere una formale denuncia per calunnia. Si per calunnia. Assurdo ma vero.
Adesso su facebook nella pagina dell On. Alessandro Pagano troviamo un post in cui il Politico dichiara di voler presentare una interrogazione parlamentare per fare luce su questo grave episodio di intimidazione.
https://www.facebook.com/www.alessandropagano.it/posts/10156530413919364
Quello che ci auguriamo e che non si fermi semplicemente ad un post ma che sia veramente l’inizio di qualcosa che porti ad accertare la verità su questo episodio.
Il circolaccio
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