
Manca davvero poco alla possibilità che i commissari dichiarino il dissesto finanziario del comune di Castelvetrano
La situazione dei conti comunali, risultato della “mala gestio” degli ultimi 10 anni è drammatica
I commissari stanno cercando in tutti i modi di far quadrare i conti, per un bilancio che sarà difficile poter chiudere secondo i criteri del Governo.
Dopo gli strombazzamenti fatti in passato dalle Giunte Pompeo ed Errante e da chi li ha sostenuti, sui conti in ordine degli anni interessati alle verifiche,viene fuori, dai controlli fatti dai commissari, con l’imput prezioso della Corte dei Conti, un buco finanziario che sfiora i 24milioni di Euro, esclusi i contenziosi.
Un danno economico pesantissimo e che ha di certo molti responsabili e che non può cadere tutto sulle spalle dei cittadini.
I commissari stanno lavorando per tentare di spalmare questo debito, che sottrarrà risorse al comune per molti anni, ad un piano dilazionato che potrebbe evitare il dissesto. Non è semplice anche per altri contenziosi che il comune ha verso terzi.I commissari potrebbero non centrare questo obiettivo e dichiarare il dissesto che, per certi versi , darebbe la possibilità anche alla magistratura ordinaria di indagare sulle varie responsabilità legate a questo scempio finanziario peraltro anche denunciato in passato da alcuni consiglieri comunali dell’opposizione come Vaccara , Perricone e Curiale
Tutto è nato quando qualcuno, nell’era Pompeo ha cominciato con i residui attivi che in altre parole sono soldi che il comune doveva incassare con l’ evidente rischio del credito e che venivano messi come capitoli esigibili per compensare gli equilibri di bilancio
In realtà , molti di residui attivi , ovvero tasse da pagare al comune, bollette d’acqua e spazzatura ,non sono stati mai recuperati. La cifra lievitò al tal punto fino a sfiorare i 45 milioni di Euro nel 2014.
La Corte dei Conti ha definito , in buona parte,inattendibili i residui attivi del bilancio comunale. Infatti, sono stati alienati crediti da esigere per oltre 17 milioni di Euro.
Questo punto dolente ha bloccato i commissari che tramite l’ufficio diretto da Marcello Caradonna ,stanno cominciando a disegnare un quadro completo e veritiero dei soldi che comune può realmente incassare .
Molti balzelli dovuti al comune da semplici cittadini e aziende sono andati in prescrizione per mancata notifica. I commissari possono solo tentare il recupero delle somme relative agli ultimi 5 anni per le posizioni senza messa in mora
Gli uffici “dimenticavano” di far pagare , l’IMU, l’acqua e la Munnizza ad alcuni, mentre ad altri si inviavano lettere di sollecito
E di queste posizioni ne risultano molte.
Nei giorni scorsi, l’ufficio Tributi diretto da Caradonna ha inviato avvisi d’accertamento a tutte le strutture alberghiere del territorio, per un importo relativo a quasi 4 milioni di Euro. Somme legate a IMU tari e altri servizi, compreso l’acqua e non riscosse dal comune dal 2013. Gli anni precedenti probabilmente non potranno essere verificati in termini di riscossione.Gli albergatori sono stati ricevuti dai commissari per elaborare un piano di rientro.
Di aziende morose ce ne sono tante
In sintesi, da quel che trapela da fonti comunali, negli anni, si è creata una sorte di “pax fiscale” per gli amici e una azione mirata per chi non apparteneva a certe logiche di potere. Se davvero è stato cosi, qualcuno deve dare spiegazione alla città. Il fatto non discutibile sta nei numeri. Come si potevano approvare questi bilanci che venivano puntellati da somme fittizie che esistevano solo sulla carta? La magistratura, a questo punto dovrebbe indagare fino in fondo. Ci sarebbe da capire chi non ha pagato acqua, rifiuti e imu per decenni. Se anche in questo c’era il condizionamento della famiglie mafiose. Servirebbe capire cosa è stato fatto da aziende che il comune ha chiamato per riscuotere le somme, come la Edil Ambiente (ex Pegaso) per l’acqua ed altre società per IMU e Tari, cosa hanno combinato in concreto con i soldi dati dal comune per avviare la riscossione
Continua
Salvo Serra
Il Circolaccio