La sanità in Sicilia è tutta nelle mani della politica e delle lobby mafio-economiche. Da Crocetta a Musumeci non è cambiato molto. Il metodo Cuffaro ha continuato il suo cammino, cambiando solo le strategie. Cuffaro ha pagato per i suoi errori gli altri no.
La sanità pubblica e privata, come i rifiuti sono stati sempre grandi serbatoi di voti e di affari sporchi
IL CASO di Lucia Borsellino ex assessore alla Sanità.
La furbata di Crocetta e suoi amici dell’ antimafia fu quella di mettere due persone specchiate e di preciso rigore professionale a capo dei due asessorati che gestiscono la torta più grossa del business siciliano: sanità e rifiuti. Entrambi i settori girano quslcosa come 10 milardi di Euro. Appare chiaro che la mafia cerca di metterci le mani. Cosi come la politica delle clientele e delle bustarelle facili
Il grande venditore di fumo, al secolo Rosario Crocetta, con l’ aiuto dell’ antimafia affarista e lobbista ha tentato di gestire gli affari nelle mani dei potenti usando le facce pulite di Lucia Borsellino e del magistrato Marino. Entrambi hanno lasciato, sbattendo la porta a Crocetta e ai suoi lacchè. In quel tempo il caso Montante ancora non era del tutto scoppiato. Le parole di Nicola Marino stimato magistrato, dopo le dimissioni dall’ assessorato che gestisce i rifiuti furono prese con un certo scetticismo dalla stampa antimafia.Marino aveva avuto il torto di scoprire certe vergogne sui rifiuti con la complicità di Crocetta e dei titolari delle discariche private.
l’ altro abbandono ” pesante” fu quello di Lucia Borsellino dalla sanità
Il suo posto fu subito preso dal potente e ” misterioso” onorevole Baldo Gucciardi. Crocetta gli inviò subito il suo amico di sempre Pasquale Calamia che di mestiere fa l’ architetto. Calamia, dopo essere stato per qualche ora commissario di Belice Ambiente e avendo fatto parte dello staff al Territorio Ambiente , viene spedito alla Sanità con Gucciardi.
L’ex amico di Papania non si fece pregare due volte. Del resto, Quando gki poteva ricapitare a Gucciardi di avere tra le mani l’ assessorato più importante della Sicilia. Gucciardi ha fatto quello che ha voluto, avendo vicino , la magistratura, persone dell’ Antimafia come Elena Ferraro e altri. La sanità in Sicilia significa poter mettere le mani su tanti affari e voti. Nomine di manager e primari, rilascio di convenzioni alle cliniche private, gestire gli appalti. Una vera cuccagna per Crocetta che con Gucciardi non trova più le resistenze avute con Lucia Borsellino. Il legalista Gucciardi con il sostegno di Crocetta, fa partire la più grande campagna di nomine. Manager e primari vengono piazzati nei posti nevralgici. Promesse di concorsi e assunzioni a go go. Medici che militavano con Forza Italia o nell’ Udc , misteriosamente si scrissero al Pd. Insomna, sotto la bandiera del Pd ogni cosa era legale.Adesso la e dei Conti e quella Costituzionale ha cominciato a bacchettare le belle operazioni politiche di Gucciardi e Crocetta. Un po’ meno la magistratura palermitana che su Crocetta e Gucciardi rimane molto prudente. Ci chiediamo spesso: perché Lucia Borsellino ha lasciato? Cosa avrà toccato con le sue mani sentendo il fetore della mafia e della clientela politica? Ci farebbe molto piacere sentire Lucia Borsellino mentre racconta tutte le verità di quell’ assessorato pieno di lobby e di consorterie di ogni specie.
Gucciardi non dirà mai la verità sulle nomine sanitarie fatte da Lui e sulla fine che, il suo vivo disinteresse, sta facendo fare all’ ospedale di Castelvetrano. Del resto, i voti che gli servivano per battere Tranchida i castelvetranesi della sanità , come da impegni presi, li ha ricevuti. Sono quei 400 voti in più che il Pd ha preso in più, rispetto alla media delle altre regionali e che provenivano dal centro destra. Gianni Pompeo, Pippo Giammarinaro ex consigliere di Forza Italia e Udc sono gli esempi più visibili. Adesso, Gucciardi, deve pensare all’ ospedale di Salemi. Un comune che non arriva neanche a 10 mila abitanti veri, ottiene un aumento di 40 posti letto. Bravo Gucciardi ! Ci farebbe tanto piacere sentire i suoi amici castelvetranesi sulla vicenda
Salvo Serra
Il Circolaccio